Attualità
11 Maggio 2025
L'Iis “Copernico-Carpeggiani” di Ferrara ha voluto celebrare la Giornata dell’Europa omaggiando la brillante ricercatrice vittima delle leggi razziali

La rotatoria di via Pontegradella intitolata alla scienziata ferrarese Bice Neppi

di Redazione | 3 min

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Ieri, sabato 10 maggio, l’Iis “Copernico-Carpeggiani” di Ferrara ha voluto celebrare la Giornata dell’Europa intitolando la rotatoria tra via Pontegradella e via Caretti alla scienziata ferrarese Bice Neppi (1880-1968). La brillante ricercatrice nell’ambito chimico, appartenente ad una famiglia ebraica locale, è stata vittima delle leggi razziali, venendo allontanata dall’insegnamento accademico. Infatti, dopo gli studi in Farmacia e Chimica e le prime esperienze lavorative all’università di Ferrara e in seguito in uno degli zuccherifici della città, trasferitasi a Milano, Bice ha intrapreso la carriera accademica presso il Politecnico. Ma, nel 1938, è stata costretta a rifugiarsi a Novi Ligure, sotto falso nome, grazie all’aiuto del direttore dell’azienda Bioindustria presso cui lavorò per molti anni. Le sue spoglie riposano ora presso il Cimitero Ebraico della città.

Hanno preso parte all’evento alcune autorità cittadine, fra cui l’assessore Marco Gulinelli, accolto dal dirigente scolastico dell’Iis “Copernico-Carpeggiani”, Francesco Borciani. Ma anche docenti e studenti sono stati presenti. In particolare, alla cerimonia hanno assistito la classe 2ªP dell’indirizzo Informatica Quadriennale dell’istituto che ha elaborato il progetto assieme alla docente Anna Morelli e con il sostegno di Ilaria Franciosi dell’Ufficio Toponomastica del Comune di Ferrara. Erano presenti anche le classi 4ªA e 5ªA dell’indirizzo Chimica e Materiali, particolarmente coinvolti dalla vicenda di Bice Neppi, in quanto esimia chimica ferrarese.

Scoprendo le targhe, è stato presentato il lavoro svolto dalla classe 2ªP, frutto della partecipazione alla dodicesima edizione del concorso “Sulle vie della parità”, organizzato dall’Associazione Toponomastica Femminile (Roma).

L’intento dell’iniziativa, particolarmente apprezzata dall’assessore Gulinelli, è quello di dare visibilità alle donne e al loro operato, diffondendo un linguaggio non sessista e promuovendo percorsi educativo-didattici volti a valorizzare il ruolo delle donne, come ha sottolineato il dirigente dell’Istituto, Borciani, che da anni sostiene l’importanza di valorizzare il ruolo femminile nella cultura Stem e che orgogliosamente porta avanti il progetto di Educazione Civica presso il Copernico-Carpeggiani, come Educazione Civica-Contrasto alla Violenza di Genere.

Rachele Lia “Bice” Neppi fu primogenita di una numerosa famiglia ebraica. Nacque a Ferrara il 7 settembre 1880 da Clemente, imprenditore, e da Ernesta Bassani, possidente. Chimica italiana di spicco, è stata una pioniera della fermentologia e dell’opoterapia. Laureata in chimica a Bologna nel 1904, operò a lungo presso l’Istituto sieroterapico milanese, contribuendo allo sviluppo di preparati terapeutici innovativi. Fu tra le prime donne a ottenere la libera docenza al Politecnico di Milano, dove insegnò chimica tecnologica delle fermentazioni. Colpita dalle leggi razziali del 1938, fu espulsa dall’insegnamento e dal Sieroterapico, ma proseguì il lavoro scientifico in forma anonima presso la BioIndustria di Novi Ligure. Lì sviluppò l’Emazian, prodotto farmaceutico di grande successo. Sopravvissuta alle persecuzioni, continuò la ricerca fino a tarda età. Scoprì il “recovery factor”, proteina antagonista delle radiazioni ionizzanti. Fu membro di prestigiose istituzioni scientifiche italiane e internazionali.

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