Avis, Brugatti e Sibilla Tieghi nel consiglio regionale
Presso la sala “Crogiolo Marazzi” di Sassuolo, si è svolta l’assemblea per il rinnovo delle cariche del consiglio regionale Avis Emilia-Romagna
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Oltre 65 persone hanno partecipato alla cena di quartiere promossa dal Circolo Arci Bolognesi che rischia di non avere più una casa in piazzetta San Nicolò dopo la comunicazione del Comune
Il 12 maggio ricorre l’anniversario della nascita di Florence Nightingale, fondatrice delle moderne scienze infermieristiche. Anche a Ferrara si celebra una categoria che conta 1.242 professionisti presso l'Ausl e 1.095 presso l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Cona
Al civico 23 di viale Fausto Beretta non è arrivata solo una nuova residenza. È nata una visione: la Longevity Residence
Molto partecipata la manifestazione di Screening Night, giunta alla sua 2.a edizione primaverile, inerente un momento di informazione e prevenzione all'Hiv - Aids svoltasi nella serata di mercoledì 7 maggio in piazza Verdi a Ferrara
“Desidero che voi impariate a memoria brani di greco, latino, Dante e di altri poeti per affrontare i momenti più duri che arriveranno perché la cultura sarà il salvagente di vita per il vostro futuro”. Sono queste le parole di Matilde Bassani incise sulla lapide che per volere della figlia Valeria Finzi è stata affissa all’interno del giardino del Liceo di cui è stata studentessa del Liceo negli anni ‘30.
Giovedì 8 maggio alla presenza di Stefano Vita Finzi Zalman, assessore all’urbanistica, all’edilizia e alla mobilità del Comune in rappresentanza del sindaco, del dirigente dell’Ufficio di Ambito Territoriale di Ferrara, Edoardo Soverini e di Cristina Nagliati, curatrice del progetto Pietre d’Inciampo, si è svolto l’evento “La cultura che salva” dedicato alla memoria di Matilde Bassani, una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia locale e nazionale per il suo impegno civile e la sua fervente lotta contro il fascismo e il nazismo.
Come ha sottolineato la dirigente scolastica, Isabella Fedozzi, si tratta di una testimonianza tangibile e vivente, che continuerà a parlare agli studenti di oggi e di domani. Gli spazi e le pietre infatti raccontano le storie umane di chi ha contribuito a costruire l’identità dell’istituto.
Gli studenti della classe 4C Liceo Classico, coordinati dalle professoresse Lorella Furini e Micaela Rinaldi, hanno illustrato il percorso di ricerca sulla figura della studentessa andando alla ricerca delle fonti dall’archivio scolastico a quello dell’Istituto di Storia contemporanea. Particolarmente significativo è stato l’intervento di Valeria Finzi che, con grande emozione, ha annunciato la futura pubblicazione di un’opera dedicata alla madre. Questa edizione speciale si arricchirà dei contributi delle classi del liceo, includendo documenti e fotografie inedite. L’intervento di Liliana Picciotto, eminente storica dell’Ebraismo italiano del Novecento, ha ripercorso la storia di Matilde Bassani come partigiana, gettando luce sulle radici del suo impegno. Negli anni ’30, Matilde apparteneva a una famiglia ebraica in cui si respirava un forte senso di giustizia e dove l’istruzione rivestiva un’importanza fondamentale. In quegli anni, essere antifascisti in Italia significava opporsi attivamente all’influenza pervasiva del fascismo sulla vita dei cittadini. Per contrastare questo clima oppressivo, intellettuali come Matilde si dedicavano allo studio dei pensatori del passato, organizzando discussioni e confronti segreti per elaborare strategie di resistenza. In questo contesto, la storica ha riportato una testimonianza diretta di Matilde: “Ricordo quando portavo il materiale ai professori universitari. Quanta cautela per non essere scoperti. Ogni avvenimento era necessario per lottare per la libertà. Vedemmo arrestare molti dei nostri compagni in tutta Italia e fui arrestata anche io”. Matilde fu poi liberata dopo il 25 luglio 1943, in seguito alla caduta del regime fascista. Durante la Resistenza Matilde divenne una coraggiosa partigiana, imparando a usare le armi e partecipando attivamente alla lotta contro l’occupazione nazista. Anche dopo la fine della guerra, Matilde Bassani continuò la sua battaglia per i diritti civili e per il pieno riconoscimento della libertà degli ebrei, dimostrando un impegno costante e duraturo per i valori di democrazia e inclusione.
Gli studenti della classe 5G Liceo Scienze Applicate, coordinati dal professor Giuseppe Quattrini, hanno infine letto due lettere “indirizzate” a Matilde Bassani. Le loro toccanti parole hanno espresso ammirazione per la sua forza e il suo coraggio, ma anche un profondo senso di speranza ispirato dalla sua storia.
L’evento commemorativo dedicato a Matilde Bassani ha rappresentato un vero e proprio ponte tra il passato e il futuro, offrendo alle giovani generazioni l’opportunità di conoscere e riflettere sulla vita di una donna straordinaria che ha sempre coltivato la cultura come “salvagente” di vita e saputo incarnare i valori di giustizia e libertà.
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