San Biagio. Chiuso il tratto di via Cascine che collega le vie Morari con Patuzza, a San Biagio. Il provvedimento sarà attivo lunedì 12 maggio dalle ore 10 alle 12. In quel lasso di tempo, per motivi legati alla sicurezza e alla tutela dell’incolumità delle persone, saranno vietati il transito e la sosta dei veicoli. Il motivo sta tutto nel fatto che gli artificieri dell’8° Reggimento della Folgore, di stanza a Verona, devono predisporre logisticamente l’area compresa in questo lotto di terreno. Il tutto inteso come fase propedeutica alla rimozione e successivo brillamento di una bomba d’aereo da 500 libbre, dissotterrata nei giorni scorsi in quell’area.
Cosi come per un ordigno simile, rinvenuto alcuni anni fa a Boccaleone, che ha portato all’evacuazione di mezzo paese, circa 400 residenti, è previsto poi di farlo esplodere nei campi intorno a Filo. E non nel solito posto, di Longastrino, che anche il 5 maggio scorso si è prestato per questo tipo di attività paramilitare.
La bomba è stata rinvenuta nel corso dell’intervento di sminamento che, poco distante del ponte della Bastia, è legato alla realizzazione della variante alla Statale 16, che ha ottenuto finalmente in questi giorni l’ok dal consiglio di Stato che ha annullato precedenti ricorsi. Dando così il via, dopo decenni di attesa, a una importante opera viaria che alleggerirà l’enorme traffico, soprattutto pesante, che giorno e notte taglia a metà il paese, anche ad alte velocità, creando forti rischi e pericoli ad esso connessi. La nuova arteria culminerà con un nuovo ponte sul fiume Reno, affiancato a quello ferroviario, in zona industriale di Lavezzola, in uno svicolo al chilometro 120, 200 del vecchio, ma ad oggi ancora attuale tragitto della Ss16.
L’intervento di bonifica e distruzione, datata al 25 maggio, dovrebbero avere un impatto minore di quello di Boccaleone in funzione alla più bassa densità di popolazione interessata.
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