Buongiorno Direttore,
ho letto con grande interesse la lettera pubblicata nelle pagine del suo giornale in cui un lettore, stanco delle trasgressione di tanti ciclisti indisciplinati e pericolosi che circolano per le vie di Ferrara, invita i vigili urbani a correre ai ripari. E a comminare multe salate e possibilmente anche esemplari.
Comprendiamo bene le osservazioni del lettore e al tempo stesso precisiamo che chi scrive usa normalmente sia auto sia bici, in base a necessità e possibilità.
Vorremmo però invitare il lettore in questione, ma anche il sindaco Alan Fabbri, con delega alla Salute, il suo vice Balboni e il neo assessore alla Mobilità Stefano Vita Finzi, a trovarsi alle 8 del mattino di un giorno feriale qualsiasi di fronte alla farmacia comunale di piazza San Giovanni, per percorrere assieme in bici il lungo asse che da Porta Mare passa per piazza Ariostea per infilare Biagio Rossetti fino in fondo a Porta Po.
Una via molto trafficata incredibilmente sprovvista di ciclabile, peraltro a doppio senso di circolazione e con le auto parcheggiate da ambo i lati della strada che la restringono.
Arteria che attraversa la città e che spesso più che una strada urbana sembra una giungla di file nervose e sgommanti di auto, bus, corriere, camion, gas di scarico, clacson e in cui le bici non sanno fisicamente dove infilarsi per sopravvivere perché manca la ciclabile e si rischia di rimanere schiacciati. E in cui arrivare a meta diventa una corsa a ostacoli pericolosa. Molto pericolosa.
Strada su cui si affacciano almeno quattro scuole, anche asili.
A Ferrara mancano le ciclabili in vie altamente trafficate per chi va tutti i giorni al lavoro in bici o porta i bimbi a scuola.
E’ evidente poi che il problema non è solo la ciclabile, ma più ampio, e che riguarda non solo un sistema di mobilità urbano che andrebbe forse ripensato.
Quello che manca e’ soprattutto una visione di città e di comunità che sia di ampio respiro, capace di andare con coraggio oltre le scadenze elettorali e che metta al centro le persone e le relazioni.
Un’Amministrazione non autoritaria che tenesse conto anche del parere dei residenti quando è tempo di assumere decisioni, magari costituendo consulte di cittadini. E non come gentile concessione ma come il modo più efficace per assumere le migliori decisioni per la comunità.
In attesa di quella, della visione, in cui ormai non speriamo più, per favore fateci almeno una ciclabile! Ferrara città delle biciclette solo per i turisti.
Claudia Zamorani
Finalmente 2024