Attualità
10 Maggio 2025
L'obiettivo per l'ideatrice Alexandra Storari è "rendere l’Europa un’esperienza concreta, accessibile e vicina ai cittadini"

Idee che prendono forma: torna il Festival della Progettazione Europea

di Redazione | 3 min

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Tre giornate, oltre quaranta appuntamenti, decine di workshop, tavole rotonde e incontri pubblici. Dal 14 al 16 maggio, Ferrara torna ad essere laboratorio di idee, visioni e cittadinanza attiva con la seconda edizione del Festival della Progettazione Europea. L’evento gratuito e aperto a tutti, presentato ufficialmente il 9 maggio, in occasione della Giornata dell’Europa, si annuncia come un appuntamento di respiro internazionale.

L’obiettivo? “Rendere l’Europa un’esperienza concreta, accessibile e vicina ai cittadini”, ha spiegato aprendo la conferenza stampa l’ideatrice del Festival Alexandra Storari, nonché presidente di Officine Europa aps. “Quest’anno, a differenza di quello scorso, abbiamo il patrocinio della Commissione Europea, che l’ha concesso in maniera molto entusiasta, oltre che del Ministero dell’università e della ricerca e del Ministero della cultura”.

L’evento sarà diffuso in numerosi luoghi simbolo della città: dall’Università di Ferrara alla biblioteca Ariostea, fino alle librerie Feltrinelli e Ubik. Proprio la città estense è stata, inoltre, scelta come sede conclusiva di un progetto Erasmus che porterà a Ferrara una cinquantina giovani da tutta Europa: dalla Svezia, dalla Germania, dalla Francia e dalla Spagna.

A intervenire è anche Massimiliano Mazzanti, direttore del dipartimento di Economia e Management e delegato Pnrr, che ha sottolineato la sfida economica europea nella fase finale del triennio del Piano nazionale di ripresa e resilienza e nel quadro del programma Horizon Europe: “Occorre dare continuità agli investimenti in capitale umano e guidare le transizioni multiple, da quella ecologica, a quelle tecnologica e demografica”.

In rappresentanza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, la consigliera regionale Marcella Zappaterra ha evidenziato l’importanza del Festival nel promuovere la parità di genere e città più inclusive: “Ferrara si conferma crocevia di cultura e innovazione. Questo evento è una palestra concreta di cittadinanza attiva e di diritti”.

A fare eco, anche Paolo Calvano, consigliere regionale: “Un’occasione unica per avvicinare i giovani all’Unione Europea, intesa non solo come istituzione, ma come comunità di valori e opportunità”.

Come ha spiegato Storari, ogni giornata del Festival sarà dedicata a un tema chiave. Il 14 maggio alla Resilienza, con ospiti come Nicoletta Iacobacci si discuterà di intelligenza artificiale, competenze, diritti e creatività. Il 15 maggio sarà dedicato al Futuro: con la partecipazione di Francesco Nappi, formatore e narratore presso la Scuola Holden, la giornata vedrà numerose esperienze didattiche e culturali insieme a scuole e università. Infine, il 16 maggio si parlerà di Unità per riflettere sui cambiamenti globali con attenzione a manifattura, migrazioni, ambiente e diritti.

Storari ha infine ribadito che in questa seconda edizione hanno voluto “aprirsi ulteriormente alla città e alle associazioni, mettendo insieme un ricco programma che vanno dal cinema, al teatro, alla presentazione di libri”. Il Festival vedrà infatti la partecipazione attiva di oltre 30 associazioni ferraresi, coordinate anche da Annalisa Ferrari, con il coinvolgimento di numerosi volontari. Fondamentale anche la partecipazione delle scuole: l’Istituto Vergani Navarra guiderà i visitatori in tour della città, mentre l’Einaudi si occuperà di documentare gli eventi con riprese fotografiche e video.

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