Politica
9 Maggio 2025
I gruppi di maggioranza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si fanno sentire contro la drammatica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza

“Gaza sta morendo, l’Europa agisca”

di Redazione | 3 min

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In occasione della Giornata dell’Europa, i gruppi di maggioranza dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna si fanno sentire contro la drammatica crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Attraverso una risoluzione congiunta, chiedendo un intervento diplomatico dell’Unione Europea per fermare Israele nella sua escalation militare in Medio Oriente, chiedendo il cessate il fuoco immediato, la fine del regime di occupazione israeliana nei territori palestinesi e il rispetto del diritto internazionale e umanitario.

“Il conflitto a Gaza ha superato ogni limite di umanità e diritto. Sono morti più di 52 mila persone civili certificate, di cui la maggior parte bambini e donne. È in corso una carestia drammatica e una crisi umanitaria senza precedenti e tutte le strutture civili, scuole, ospedali e i rifugi delle Nazioni Unite sono state intenzionalmente bombardate da Israele. – dichiarano in una nota congiunta i capigruppo Paolo Calvano (Pd), Simona Larghetti (AVS), Lorenzo Casadei (M5s) Vincenzo Paldino (Civici con de Pascale) insieme ai consiglieri regionali Giovanni Gordini (Civici con de Pascale), Alice Parma, Simona Lembi e Maria Costi (Pd) – Inoltre il nuovo piano annunciato dal premier israeliano Benyamin Netanyahu di occupare interamente la Striscia di Gaza e deportare la popolazione palestinese è inaccettabile e va contro il diritto internazionale. Purtroppo la comunità internazionale continua a muoversi con una lentezza che suscita forte preoccupazione. Oggi più che mai serve un’iniziativa forte e unitaria dell’Unione europea per permettere l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia, bloccati da Israele da più di due mesi, per garantire il cessate il fuoco, proteggere la popolazione civile palestinese e rilanciare con coraggio il processo di pace”.

La risoluzione regionale chiede con chiarezza che l’Italia e l’Europa sospendano la vendita di armi a Israele, riconoscano la soluzione dei due popoli e due Stati affinché anche la Palestina sia riconosciuta come Stato democratico e sovrano e sostengano le iniziative della Corte Penale Internazionale che ha emesso dei mandati di cattura per crimini di guerra e contro l’umanità nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Inoltre l’atto chiede di sostenere, in tutte le sedi internazionali e multilaterali, ogni iniziativa volta a esigere il rispetto immediato del cessate il fuoco, la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas e la liberazione dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane e la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati.

“Dopo mesi di bombardamenti e di indifferenza, è tempo che le istituzioni europee tornino protagoniste. Non possiamo accettare che Gaza diventi un deserto senza vita e senza speranza, né voltare lo sguardo di fronte alla sofferenza di milioni di persone. La politica deve avere il coraggio di dire le cose come stanno, e di agire di conseguenza. La Regione Emilia-Romagna ha scelto da tempo da che parte stare: dalla parte della pace, del diritto internazionale, del rispetto reciproco e della convivenza. E in queste settimane ha rafforzato anche le azioni di cooperazione internazionale con la Palestina, stanziando fondi per progetti umanitari nei territori colpiti”, concludono i consiglieri regionali.

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