Dal 14 al 16 maggio 2025, il quartiere fieristico di Ferrara ospita la trentesima edizione di Restauro, Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali.
“Trent’anni di Restauro rappresentano non solo una ricorrenza simbolica, ma la testimonianza di un percorso solido e condiviso nel mondo della conservazione e valorizzazione del patrimonio. La manifestazione ha saputo evolversi con il settore, rafforzando il proprio ruolo di spazio dinamico per l’incontro tra professionisti, saperi e tecnologie. L’edizione 2025 si propone come momento cardine per riflettere sui cambiamenti in atto e promuovere una visione integrata tra memoria storica e innovazione operativa. Ferrara Expo si conferma così come piattaforma di riferimento, dove il dialogo prende forma e si traduce in nuove strategie per il futuro del comparto” dichiara Andrea Moretti, presidente di Ferrara Expo.
“Restauro non è solo una manifestazione espositiva, ma un vero e proprio laboratorio di confronto, dove si incontrano imprese, professionisti, enti pubblici, università, centri di ricerca e operatori culturali”, commenta Marco Gulinelli, assessore alla Cultura del Comune di Ferrara.
Una “edizione strategica”, assicurano gli organizzatori, che mette in rete competenze, progetti e tecnologie articolate in una proposta espositiva multiforme, che coinvolge il mondo della diagnostica, dell’impiantistica, della digitalizzazione, della sicurezza, della pulizia, del ripristino delle superfici, del restauro specialistico, della gestione sostenibile e tanto altro. Non mancano le aziende che producono e distribuiscono materiali, attrezzature e tecnologie avanzate, integrando proposte di pregio e tecniche all’avanguardia per rispondere alle sfide del restauro e della conservazione.
Rappresentanti di una filiera che sempre più coinvolge e incorpora diversi settori, gli espositori di Restauro 2025 si dividono tra grandi player e start up innovative, tra università e istituzioni, passando per realtà museali, enti di formazione e tanti altri protagonisti del comparto.
Proprio dall’universo formativo arrivano proposte di attività laboratoriali, workshop pratici e interventi di istituti e centri specializzati, volti a valorizzare l’aggiornamento professionale e a promuovere la crescita delle competenze, in chiave innovativa e sostenibile.
Anche per il trentennale la manifestazione può contare sulla presenza del Ministero della Cultura, che coordina un’ampia area istituzionale. In programma al suo interno oltre 50 appuntamenti che, nell’arco delle tre giornate, coinvolgeranno un numero mai così alto di soprintendenze, istituti, segretariati ed enti ministeriali. Spazio anche alla presentazione di esperienze maturate in cantieri significativi, esempi concreti e best practice, per un’occasione di confronto e proficuo aggiornamento per il comparto.
A Restauro 2025, le università italiane partecipano con idee e progetti che guardano al futuro del patrimonio culturale. L’Università di Bologna, l’Università di Ferrara, l’Università IUAV di Venezia, l’Università di Padova e l’Università di Napoli animano l’expo con stand, mostre e convegni, intrecciando saperi accademici e applicazioni concrete nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali.
A fare da cornice alla manifestazione fieristica, una convegnistica di alto livello, riflesso autentico e puntuale delle tematiche più attuali: seminari, incontri, talk e momenti formativi guidano i visitatori, offrendo inedite prospettive sulle prossime sfide e possibilità.
A dare il via al Salone, dopo il taglio del nastro con le istituzioni, sono gli Stati Generali del Restauro, per un confronto multidisciplinare sul valore della memoria come strumento di orientamento e sulla transizione come spinta verso una progettualità consapevole. Un momento di dialogo tra istituzioni, università e imprese per delineare nuovi scenari per il restauro in Italia, aperto e moderato da Alessandro Ippoliti, prorettore dell’Università di Ferrara e membro della Commissione permanente per la tutela dei monumenti storici e artistici della Santa Sede.
Tra gli appuntamenti di maggior rilievo, il Parco Archeologico del Colosseo presenta in anteprima il rilievo 3D dell’anfiteatro, un progetto pionieristico dedicato alla tutela e valorizzazione del monumento e che offre una lettura innovativa del monumento, mostrando come la tecnologia possa essere al servizio della memoria. Di grande interesse l’incontro a cura del Parco Archeologico di Pompei, che esplora gli approcci alla conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico, con particolare attenzione al sito di Pompei.
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