Copparo. Un’accesa lite familiare – acuita da uno stato di ubriachezza importante – ha finito per mettere nei guai una donna di 36 anni di nazionalità ucraina, che da un po’ di anni abita nel Copparese.

Tutto è accaduto nella serata di martedì 6 maggio, quando il comandante dei carabinieri di Copparo, mentre era fuori servizio, è stato attirato da una situazione che ha destato non poca preoccupazione e che si stava svolgendo sotto gli occhi dei passanti in pieno centro cittadino.

Una ragazza poco più che 18enne e in preda al pianto stava venendo maltrattata dalla madre che, visibilmente alterata, la insultava in mezzo alla strada al culmine di una lite familiare. Con loro c’era anche il padre che cercava in tutti i modi di calmare la donna, senza riuscirci.

Alcuni passanti hanno quindi telefonato al 112 data la situazione, ma il comandante dei carabinieri, che stava passando da quelle parti, notando la gravità dell’alterco, ha deciso di intervenire per dividere le due donne; almeno per fare in modo che si evitasse di giungere a ulteriori violenze fisiche.

Vana però è stata la determinazione con cui il luogotenente si è qualificato davanti alla donna in così forte stato di agitazione che lei, per tutta risposta, ha iniziato a insultarlo con le peggiori parole e a minacciarlo.

Poco dopo sono giunti i rinforzi con la pattuglia da Tresignana che ha provveduto a identificare tutti i presenti e a procedere con le successive formalità. La donna sarà quindi denunciata a piede libero alla Procura di Ferrara per i reati di minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale. Sarà anche sanzionata per ubriachezza in luogo pubblico.