Cronaca
6 Maggio 2025
La data è stata fissata per il 27 maggio a Roma. Torneranno in aula Dj Boogye e gli altri affiliati al clan Vikings/Arobaga

Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione

di Davide Soattin | 2 min

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Si avvicina l’ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara.

È stato infatti fissato per martedì 27 maggio l’inizio del processo di terzo grado davanti ai giudici della Corte di Cassazione per tredici tra boss e affiliati del clan Vikings/Arobaga, il sodalizio criminale che fino al 2020 regnò sulla zona Gad.

Il ricorso al terzo grado di giudizio arriva dopo la sentenza della Corte di Appello del tribunale di Bologna che – in secondo grado – aveva parzialmente riformato la sentenza di primo grado emessa a giugno 2023 dal tribunale di Ferrara.

In entrambi i gradi processuali, i giudici avevano comunque riconosciuto l’esistenza della mafia nigeriana in città.

In Cassazione torneranno a sfilare i principali protagonisti del sodalizio, a cui in secondo grado – lo scorso ottobre – era stata abbassata la pena inizialmente inflitta dal tribunale di Ferrara che complessivamente li aveva condannati a oltre 230 anni.

Da Emmanuel Okenwa – in arte Dj Boogie e capo del clan – condannato a 13 anni, 3 mesi e 20 giorni a Emmanuel Albert che adesso deve scontare 12 anni, 3 mesi e 20 giorni, passando per Lucky Anthony Odianose e Godspower Okoduwa, rispettivamente condannati a 13 anni e 1 mese e 12 anni e 4 mesi. Con loro anche Henry Arehobor (13 anni, 1 mese e 20 giorni), Glory Egbogun (11 anni, 4 mesi e 10 giorni), Irabor Igbinosa (11 anni, 2 mesi e 20 giorni) e Kingsly Okoase (11 anni, 4 mesi e 20 giorni).

Infine ricorreranno per Cassazione anche Felix Tuesday che è stato condannato a 9 anni, 3 mesi e 20 giorni, oltre che Stanley Onuoha Gbidy Trinity, a cui sono stati inflitti 8 anni, 10 mesi e 20 giorni.

Anche in questo caso, così come nei due precedenti gradi di giudizio, si costituiranno parte civile il Comune di Ferrara e Florence Ahaku, la donna di nazionalità nigeriana che venne ricattata e minacciata di morte da alcuni componenti del clan.

 

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