Prosegue l’esperienza di collaborazione tra le classi di Musica d’insieme e da camera del Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara e del Conservatorio Francesco Venezze di Rovigo, rafforzata sia dalla convenzione intercorsa tra le due istituzioni, sia dai legami sostanziali creatisi tra i loro docenti e studenti. Tredici concerti, di cui sette programmati nell’Auditorium Marco Tamburini a Rovigo nell’ambito della rassegna “I Concerti di Primavera di Kammermusik” e sei a Ferrara sotto il nome di “Ferrara Cameristica” che presentano un ampio ventaglio di offerta musicale dall’epopea barocca alle contaminazioni tra repertori colti e popolari del XX secolo passando attraverso le grandi stagioni della musica da camera del XVIII e del XIX secolo. Una delle sedi principali della rassegna è quest’anno Palazzo Roverella, grazie alla nuova collaborazione con l’Associazione Circolo dei Negozianti presieduta dal dott. Paolo Orsatti, che ha accolto con grande ospitalità la musica del Conservatorio Frescobaldi nel salone d’onore del Palazzo, sede dell’associazione.
L’ultimo appuntamento della rassegna è mercoledì 7 maggio alle 17 nel Salone d’onore di Palazzo Roverella con due grandi capolavori cameristici: La Sonata in do maggiore per due violini op.56 di Sergej Prokof’ev, e il Quintetto in fa minore per pianoforte e archi op. 34 di Johannes Brahms.
La sonata di Prokof’ev, a differenza di altri lavori per questo organico, fu pensata esplicitamente per le sale da concerto, su richiesta di un’associazione concertistica parigina. La scelta del non facile organico rispondeva alla esigenza di sperimentare nuove sonorità e di perlustrare vie inconsuete, così come la più rara forma in quattro movimenti pare recuperare la più antica forma barocca, in quattro movimenti, con un tempo lento iniziale.
La Sonata, scritta alla fine del 1932, cade in un momento particolarmente importante dell’attività di Prokof’ev e anche molto tormentato per la sua vita privata. Infatti pochi giorni dopo l’esecuzione della Sonata, Prokof’ev lasciò la Francia per rientrare nell’Urss che aveva abbandonato quindici anni prima.
Nel Quintetto in fa minore per pianoforte e archi op. 34, invece tutti i contrastanti aspetti dell’arte brahmsiana raggiungono piena espressione e completo equilibrio. L’architettura dei movimenti e la tecnica di sviluppo e variazione dei temi si ricollegano al modello beethoveniano, ma con una ricchezza d’invenzione e una leggerezza di scrittura che danno sempre un’impressione di totale libertà e naturalezza, riuscendo a conciliare romanticismo e classicismo, intima espressione dei sentimenti e poderosa costruzione formale, senso della melodia e sapienza contrappuntistica.
Gli interpreti del concerto sono Paolo Falcioni, Vittorio Nanetti, Isabella Perpich e Angelika Strano violino, Li Xiaofan viola, Jacopo Muratori violoncello e Anna Govoni pianoforte.
Il concerto inizia alle 17.00 ed è ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti, non è necessaria la prenotazione, con ingresso da Corso Giovecca 47, al primo piano presso la sede dell’Associazione Circolo dei Negozianti.
Per consultare il programma completo della rassegna e tutti gli eventi del Conservatorio visitare il sito www.consfe.it.
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