Bilancio ricco di attività per l’anno 2024 della sezione ferrarese della Lipu – Lega Italiana Protezione Uccelli quello che è stato presentato ieri (lunedì 5 maggio) nella residenza municipale. Un momento di restituzione pubblica per fare il punto sul ruolo strategico svolto dal Centro Recupero Fauna Selvatica, operativo presso il Giardino delle Capinere, e sul valore della lunga sinergia tra il Comune di Ferrara e l’associazione ambientalista.
All’incontro sono intervenuti il vicesindaco e assessore comunale all’Ambiente Alessandro Balboni e l’operatore del centro Lipu di Ferrara Luca Dambrosio.
Dal 1993 la sede ferrarese della Lipu ha trovato casa nel cuore verde della città, dove in oltre trent’anni ha accolto più di 30.000 animali selvatici, 47.000 visitatori e oltre 7.600 alunni delle scuole locali. Solo nel 2024 sono stati ricoverati e curati 1.843 esemplari, grazie anche al sostegno dell’Amministrazione comunale, che ha raddoppiato il proprio contributo economico annuale, passando da 30.000 a 60.000 euro, consentendo così un’importante riorganizzazione e il potenziamento dei servizi offerti dal Centro.
“Ferrara è da sempre una città attenta all’ambiente e alla biodiversità – ha dichiarato il vicesindaco con delega all’Ambiente Alessandro Balboni – e la Lipu rappresenta un presidio fondamentale, che con passione, competenza e continuità si prende cura della fauna selvatica. Abbiamo voluto sostenere con convinzione il processo di crescita del Centro, perché crediamo che la tutela della natura non sia solo un dovere etico, ma anche un’opportunità educativa per la nostra comunità”.
Tra le principali novità del 2024, la riorganizzazione degli spazi per migliorare la gestione e la riabilitazione degli animali, l’avvio di un corso per nuovi volontari, l’ampliamento dell’orario di reperibilità e l’intensificazione dei servizi di assistenza ai cittadini, che sono stati protagonisti anche quest’anno nella consegna diretta degli animali bisognosi di cure.
“Lo scopo principale dei Crfs – dichiara Luca D’Ambrosio operatore del Centro – è quello di poter restituire alla vita selvatica più animali possibili e le attività di riorganizzazione messe in atto a Ferrara e possibili grazie al contributo comunale, hanno l’obiettivo principale di poter fornire le migliori cure agli animali ricoverati, migliorando strutture e formazione dei volontari”.
Il 53% degli esemplari ricoverati (escludendo quelli già deceduti o in condizioni critiche) è stato curato con successo e rilasciato in natura, grazie al lavoro degli operatori e di un gruppo di 19 volontari attivi, per un totale di oltre 5.800 ore di servizio solo nel 2024.
Tra le specie ospitate figurano numerosi esemplari di avifauna protetta, come Grillaio, Gheppio, Barbagianni, Rondone e Picchio Rosso Maggiore, e mammiferi di pregio naturalistico e complessa gestione, come diverse specie di pipistrelli tutelati.
Fondamentale anche il supporto alla cittadinanza sul piano comunicativo: nel 2024 il Centro ha ricevuto 5.500 contatti telefonici, oltre a 14.415 messaggi via WhatsApp, strumento rivelatosi prezioso nel fornire indicazioni immediate e ridurre i soccorsi impropri.
Il Centro Recupero Fauna Selvatica di Ferrara si conferma quindi una realtà d’eccellenza a livello nazionale, punto di riferimento per la salvaguardia della biodiversità locale e modello di collaborazione virtuosa tra istituzioni, associazioni e cittadinanza attiva.
Gli operatori della Lipu Ferrara sono reperibili tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 9 alle 18. Per info: pagina web www.lipu.it/centri-recupero-fauna-selvatica/centro-recupero-fauna-selvatica-ferrara, tel. 0532 772077, email crfs.ferrara@lipu.it.
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