Eventi e cultura
4 Maggio 2025
Laboratorio possibile grazie alla collaborazione con l'associazione Gepa. Si tratta di un primo ciclo di dodici incontri settimanali che terminerà il 26 giugno

A Musijam si fa musicoterapia

di Redazione | 2 min

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Mentre continua la normale attività rappresentata dai corsi di musica, a Musijam si riprende ad attivare collaborazioni proficue e stimolanti con gruppi e associazioni che operano in diversi campi, giacché “quelli di Musijam” credono nel valore della persona e nell’importanza dell’operare all’interno di reti di solidarietà.

Musijam, associazione culturale Aps e Scuola di Musica, è un cantiere creativo situato nel Centro Culturale “Antonio Slavich” in viale Alfonso d’Este 13 a Ferrara, destinato a diventare a breve “Polo della creatività”. Ancora una volta propone, in collaborazione con Gepa Parkinson, importante associazione che si occupa, con il cuore e con profonda cura e convinzione, di persone affette dal morbo di Parkinson, una serie di attività stimolanti.

Nello specifico, la collaborazione tra Musijam e Gepa prevede la realizzazione di un laboratorio di musicoterapia, condotto dalla dottoressa Ilaria Bolzon (che nello staff didattico di Musijam si occupa anche dei bambini e mette in pratica la sua idea dell’importanza di “fare la musica”).

Il laboratorio coinvolge circa una ventina di persone e diversi volontari che affiancano e supportano i partecipanti, creando una atmosfera affettuosa e gioviale ma di grande concentrazione e responsabilità nella realizzazione delle attività e nelle relazioni. Un progetto rivolto alle persone malate, con l’intenzione di nutrire l’aspirazione e la speranza di futuro, per mantenere il più a lungo possibile autonomia, indipendenza, autodeterminazione, attraverso la consapevolezza di sé, in modo che si possa continuare a rimanere attivi nella società come cittadino/a.

Il corso è iniziato il 22 aprile: si tratta di un primo ciclo di 12 incontri settimanali (il mercoledì dalle 10 alle 11.30) presso la sede di Musijam. Terminerà il 26 giugno, con un momento di condivisione e restituzione dell’esperienza. Durante le sessioni, i partecipanti utilizzano il ritmo, gli strumenti musicali e la voce per facilitare l’espressione e la comunicazione ed esprimere emozioni anche senza le parole. Inoltre, alcune attività permetteranno di lavorare su funzioni motorie, cognitive e sensoriali.

La musica stimola la rete cerebrale e rende migliore l’umore delle persone con Parkinson, andando ad agire sull’arricchimento del benessere psicofisico.

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