Attualità
3 Maggio 2025
Nell’ambito del progetto Prisma un seminario sul dismorfismo, dalla dermoressia ai nuovi disturbi alimentari. Lunedì 5 maggio alle ore 10.15 nell’Aula A1 del Polo Didattico degli Adelardi

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di Redazione | 3 min

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Un viaggio attraverso il dismorfismo, dalla dermoressia ai nuovi disturbi alimentari. E’ questo il tema del seminario che si terrà lunedì 5 maggio  dalle ore 10.15 alle ore 12 nell’Aula A1 del Polo Didattico degli Adelardi, (via degli Adelardi, 33), condotto dalla dottoressa Chiara Bocchi, dirigente Medico della Uo di Dermatologia e Venereologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara  e dalla dottoressa Alessandra Oca, biologa nutrizionista e farmacista del Poliambulatorio Aesthe Medica di Ferrara.

L’iniziativa rientra nell’ambito di Prisma (Promuovere Risorse Individuali e Sociali nel Mondo Accademico Università per il Benessere), progetto di ricerca ideato da una rete di otto università italiane, di cui l’Università di Ferrara è capofila. Il progetto prevede la rilevazione del benessere della comunità studentesca, l’attivazione di iniziative sia individuali che di gruppo per affrontare lo stress e le difficoltà, la sensibilizzazione e la formazione di tutta la comunità accademica e il miglioramento dei servizi di counseling.

“Negli ultimi anni – spiega la dottoressa Chiara Bocchi – è emerso con forza il fenomeno della dermoressia (o cosmeticoressia), ovvero un’eccessiva preoccupazione per l’aspetto e la cura della pelle, accompagnata da un uso smodato e spesso non necessario di cosmetici. Il desiderio di contrastare i segni del tempo è sempre stato particolarmente presente, sebbene non esclusivamente, tra le donne. Oggi, però, tale preoccupazione si è estesa anche a fasce d’età molto giovani, coinvolgendo in maniera crescente gli adolescenti. L’iperconnessione e l’intensificarsi dell’uso dei social media soprattutto durante e dopo la pandemia da Covid-19, hanno favorito la nascita di figure come gli skin-influencer, promotori di beauty routine complesse e trend spesso controversi. A ciò si aggiunge la proposta continua di modelli estetici estremi e irraggiungibili, amplificati dall’uso di filtri e intelligenze artificiali, che alimentano una ricerca ossessiva della perfezione fisica. Questo può sfociare in comportamenti nocivi per la salute, sia fisica che mentale”.

“Parallelamente, si diffondono tutorial e community online che spingono i più giovani a intraprendere comportamenti alimentari estremi – fa eco la dottoressa Alessandra Oca – in una spirale di controllo e insoddisfazione corporea. A fianco dei disturbi alimentari più noti come anoressia e bulimia, stanno emergendo nuove forme patologiche: l’Ortoressia, ovvero l’ossessione per il “cibo sano” e “pulito”, vissuto in modo rigido e ansiogeno; la Vigoressia, ossessione per un corpo iper-muscoloso e performante, spesso associata a sovra-allenamento e supplementazione non controllata; Drunkoressia, un fenomeno in crescita anche tra gli adulti, caratterizzato dalla restrizione calorica durante il giorno per “compensare” l’assunzione di alcolici, soprattutto durante aperitivi o eventi sociali.

Il seminario si propone quindi come un viaggio tra i principali disturbi del comportamento alimentare e le nuove forme di dipendenza legate all’immagine corporea, con l’obiettivo di offrire strumenti di prevenzione e consapevolezza. Tra questi, verrà presentato anche l’Ioi-S test, un questionario validato per l’autovalutazione del proprio rapporto con il cibo (che non sostituisce la diagnosi professionale, ma può rappresentare un primo passo verso una maggiore comprensione di sé).

Nel corso dell’iniziativa sarà inoltre fatta chiarezza sui trend skincare emergenti, analizzandoli alla luce di evidenze scientifiche, per promuovere un uso più critico, consapevole e sicuro dei cosmetici, soprattutto tra le nuove generazioni.

Il seminario è aperto a tutta la cittadinanza e a studentesse e studenti Unife.

Per iscrizioni è possibile consultare l’evento dedicato nel sito unife.it/it/prisma

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