Politica
1 Maggio 2025
Balboni: “La storia di Sergio ci ricorda quanto sia importante difendere oggi il valore della libertà di pensiero"

Gioventù Nazionale Ferrara ricorda Sergio Ramelli a 50 anni dalla sua uccisione

di Redazione | 2 min

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Martedì pomeriggio i militanti di Gioventù Nazionale Ferrara si sono riuniti per rendere omaggio a Sergio Ramelli, giovane studente milanese brutalmente assassinato cinquant’anni fa per le sue idee.

“Siamo qui per ricordare Sergio, un ragazzo come noi, con la sola colpa di credere in un ideale – ha dichiarato Alessandro Travagli, presidente provinciale di Gioventù Nazionale Ferrara –. A 50 anni dalla sua morte, il suo sacrificio continua a essere un monito per tutti noi. Ramelli fu colpito a morte sotto casa a soli 18 anni, colpevole soltanto di aver espresso il proprio pensiero, di aver scritto un tema contro la violenza politica. Noi non possiamo dimenticare, non vogliamo dimenticare”.

Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, fu aggredito con una chiave inglese da esponenti di Avanguardia Operaia nel 1975. Morì dopo 47 giorni di agonia.

“La storia di Sergio – ha aggiunto Alessandro Balboni, membro dell’esecutivo nazionale di Gioventù Nazionale – ci ricorda quanto sia importante difendere oggi il valore della libertà di pensiero. Ramelli non è solo una vittima della violenza politica, ma un simbolo della gioventù spezzata e della libertà negata. Oggi come allora, il nostro compito è non lasciare che la sua memoria venga dimenticata o distorta. Il suo nome deve continuare a vivere nei cuori di chi crede nel rispetto delle idee, nella giustizia e nella verità”.

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