Primo Maggio, in parrocchia parlano i lavoratori
«Il lavoro, un’alleanza sociale generatrice di speranza». Sarà questo il tema della prossima Festa diocesana dei lavoratori che si svolgerà il prossimo 1° maggio
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Con un’interrogazione a risposta immediata in aula Fausto Gianella (Fratelli d’Italia) sollecita la giunta regionale a “intervenire per assicurare una corretta idrodinamicità della sacca di Goro
Angela Cenacchi e Massimo Bonamici(Pd) hanno ricevuto risposta, durante il Consiglio comunale di Copparo del 28 aprile, all'interrogazione in cui chiedevano conto della notizia di cronaca per cui un agente della Polizia Locale avrebbe colpito un gatto con dei calci
Nuova denuncia della Fials contro la gestione “occulta” dei turni negli ospedali ferraresi. Stavolta, a sollevare il caso sono gli Operatori Socio-Sanitari della Piastra Chirurgica dell’Ospedale del Delta, ancora oggi impossibilitati ad accedere alla “matrice del turno annuale”, uno strumento fondamentale per organizzare la vita lavorativa e personale
Il Gal Delta 2000, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) 2014-2020/2024 della Regione Emilia-Romagna, ha investito oltre 14 milioni di euro per sostenere 140 progetti proposti da enti pubblici e imprese del territorio del Delta del Po
Lagosanto. L’Azienda Usl di Ferrara ha risposto alle gravi accuse mosse dalla Fp Cgil sulle presunte pressioni sulla lavoratrice che ha fatto emergere episodi di violenza di genere e minacce all’interno del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma) dell’Ospedale del Delta. Il sindacato aveva denunciato una situazione “inaccettabile”, evidenziando la sospensione disciplinare di due dirigenti per comportamenti violenti e offese sessiste, nonché un clima di intimidazione che avrebbe portato a numerose richieste di trasferimento da parte del personale.
In una lunga replica, l’Ausl respinge con fermezza le accuse e sottolinea l’impegno costante a tutela dei professionisti e dei pazienti.
“La lotta contro la violenza di genere è sempre buona cosa da praticare – si legge nella nota – e le Aziende sanitarie ferraresi e le direttrici generali, attuale e pregressa, sono sempre state in prima linea”. L’Ausl precisa che quanto riportato dal sindacato non corrisponde alla situazione attuale, né tantomeno a fatti noti alla Direzione. “Si può solo ipotizzare, ma non è chiaro nel testo, che si faccia riferimento ad eventi del passato, tra l’altro remoto”, viene sottolineato, ricordando che tali eventi sono stati “gestiti dall’Azienda con tutti gli strumenti contrattuali e normativi disponibili”.
La Direzione manifesta preoccupazione per la possibile ricaduta di questa narrazione sulla percezione dell’utenza: “Si teme che una tale enfasi su eventi del passato possa arrecare un danno agli utenti e alla popolazione”, minando la fiducia in un servizio da sempre considerato d’eccellenza e “senza nessuna previsione di modifica”.
Per rassicurare pazienti e operatori, l’Azienda evidenzia che “possono affidarsi con tranquillità alla competenza di tutti i professionisti afferenti all’Unità operativa”, ricordando che a seguito delle criticità segnalate in passato, furono avviati procedimenti disciplinari che portarono alla sospensione di due dirigenti.
L’organizzazione del servizio, aggiunge la nota, è stata oggetto di un monitoraggio costante: “Vengono effettuati incontri settimanali con i professionisti aziendali e dell’Unità operativa per sostenere il servizio”. Dopo il rientro di uno dei professionisti sospesi, la Direzione ha seguito la riorganizzazione interna “effettuando molteplici incontri con tutti i dirigenti afferenti all’Unità operativa, tra cui anche la dottoressa citata da Fp Cgil”.
Viene anche ricordato l’avvio di un progetto per l’ampliamento dell’attività del servizio, con la creazione di un ambulatorio nel capoluogo, che vedrà il coinvolgimento di entrambi i ginecologi in servizio “con differente impegno settimanale, determinato dai rispettivi ruoli e differenti competenze”.
Particolarmente dura la conclusione della replica: “Restano, quindi, francamente incomprensibili, le parole contenute nelle comunicazioni, relative al fatto che la direzione aziendale ‘subisca pressioni’ dal dirigente rientrato in servizio, ‘non dia risposte chiare’ o addirittura di ‘omertà’”. L’Azienda si dice “assolutamente disponibile a un incontro al fine di chiarire le rispettive posizioni sulla vicenda”, ma rigetta l’idea di una direzione inerte o collusa.
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