Spett. Redazione
Con riferimento alla lettera della Sig.ra Anna Fiorini vogliamo precisare in primo luogo che stabilire un rapporto di ‘causa-effetto’ tra il Manifesto di Ventotene e l’attuale realtà dell’Unione Europea è operazione antistorica e non fondata sui contenuti del testo. Antistorica, perché dal 1941 ad oggi sono trascorsi 84 anni e di fatti ne sono accaduti! Come si fa a non tenerne conto?
In quanto ai contenuti, invitiamo la signora Anna Fiorini a leggere il testo con più attenzione. Si comprende come in questa sede non si possa certo entrare nel merito, ma solo evocarne la sua ricchezza e complessità.
In secondo luogo va inoltre considerato il contributo importante che uno degli estensori del Manifesto, Altiero Spinelli ha fornito nei decenni post-1945. I suoi scritti pubblicati dalla casa editrice Il Mulino documentano la continua evoluzione del suo pensiero, sui temi della costruzione di un’Europa unita e federale, basata su una Costituzione europea e su solidi e precisi principi di giustizia sociale, democrazia e libertà.
Spinelli fu anche impegnato come parlamentare europeo (eletto nelle liste del Pci come Indipendente). Negli anni settanta del secolo scorso, Altiero Spinelli coniò l’espressione “Piano Marshall per l’Africa”, suggerendo che l’Europa avrebbe dovuto varare un grande piano di aiuti economici per l’Africa, vincolato a due condizioni: che i fondi fossero utilizzati per investimenti mirati nei settori più strategici per un nuovo sviluppo di quel grande continente, e che fossero gestiti in comune dagli Stati africani disposti a cooperare e, in prospettiva, ad integrarsi.
E’ evidente la lungimiranza di tale proposta: ne sarebbero derivati benefici non solo per gli africani, ma anche per gli europei. E forse se si fosse dato seguito a questa idea, anche il grande e drammatico tema delle migrazioni che oggi viviamo non si sarebbe posto nei termini che conosciamo.
Vogliamo pertanto testimoniare quanto siano stati creativi e importanti i contributi forniti da alcuni estensori del Manifesto per elaborare un’idea ben diversa dall’attuale realtà dell’Unione Europea, non a caso in crisi.
Ribadiamo che siamo per un’Europa dei popoli, dell’uguaglianza e per la pace, e per chi conosce i valori dell’ANPI sottolineiamo che questo abbiamo espresso e esprimiamo nelle tante iniziative che abbiamo svolto in tutta la Provincia (oltre 50 solo nella prima metà del 2025): approfondimenti storici per adulti, adolescenti e ragazzi; celebrazioni, presentazione di libri, mostre, spettacoli teatrali, che, ancora più quest’anno, hanno corroborato i nostri valori antifascisti. L’ANPI lavora perché l’Europa sia migliore, nella convinzione che diversamente si potrebbe recedere verso pericolosi nazionalismi novecenteschi.
Roberto Cassoli, presidente ANPI provinciale Ferrara
Laura Trentini, ANPI sezione Centro Ferrara