Politica
29 Aprile 2025
Dal cordoglio alla richiesta di censura delle chat Lgbtq+: un caso di opportunismo politico

Il Popolo della Famiglia specula sulla tragedia di Alessandro Coatti

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro

L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale

Provincia, cala il debito e c’è un tesoretto di 8 milioni

Facendo un paragone con il 2023, fra le principali entrate correnti si registra un aumento della RcAuto (da 11,5 milioni a 11,9) e dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), passata dai 9,7 milioni del 2023 ai 10,4 dell’anno scorso. Un andamento che lentamente sta riallineando l’entrata al periodo pre-covid.

La morte del giovane biologo molecolare ferrarese Alessandro Coatti, avvenuta in circostanze tragiche durante un viaggio in Colombia, sta diventando terreno di speculazione politica. È il caso del Popolo della Famiglia che, attraverso il suo portavoce nazionale Mirko De Carli, ha diffuso un comunicato in cui, pur esprimendo “il massimo cordoglio alla famiglia colpita da questo tragico lutto”, utilizza la vicenda per lanciare un duro attacco contro le piattaforme di incontri omosessuali.

Secondo De Carli, “l’adescamento del ragazzo mezzo chat di incontri omosessuali” e il conseguente furto e omicidio sarebbero la prova che “queste piattaforme di chat tra omosessuali siano un luogo tuttaltro che protetto”, arrivando a sostenere che “i confini tra scambio di messaggi e favoreggiamento della prostituzione sono molto esili”.

Una narrazione che piega il dramma personale di Coatti a una campagna ideologica che nulla ha a che vedere con la complessità e il dolore della vicenda. De Carli infatti conclude il comunicato con una proposta che appare più strumentale che realmente finalizzata alla tutela dei giovani: “Come Popolo della Famiglia, chiediamo con forza che queste piattaforme Lgbtq siano messe al bando dal governo italiano: è inaccettabile per uno stato democratico vedere uno dei suoi giovani morire mentre dei siti arcobaleno lucrano sui luoghi virtuali dove agiscono indiscriminatamente bande criminali straniere”

Il linguaggio utilizzato non lascia spazio a dubbi sull’intento politico: trasformare un fatto di cronaca nera in un atto d’accusa generalizzato contro l’intera comunità Lgbtq+ e contro strumenti di comunicazione che, come ogni mezzo umano, possono essere usati male o aggrediti da malintenzionati, ma che non possono essere demonizzati in blocco.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com