L'inverno del nostro scontento
28 Aprile 2025

Scrivere una frase di Papa Francesco è un reato?

di Girolamo De Michele | 4 min

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La Liberazione deve continuare

L'omelia del vescovo Perego in occasione della messa celebrata per il 25 Aprle. "Sono passati 80 anni da quel giorno della Liberazione. La Liberazione è iniziata quel giorno, ma è continuata scegliendo la Repubblica, anziché la Monarchia, la Democrazia cristiana anziché il Fronte popolare"

“Resistenza, un insegnamento valido ancora oggi”

"Questo 25 aprile è l'80esimo anniversario della Liberazione del nostro Paese dalla dittatura fascista e dell'occupazione nazista. La nostra regione ha avuto un ruolo fondamentale nella lotta di Resistenza, dove tante cittadine e tanti cittadini non sono rimasti indifferenti ma hanno scelto da che parte stare. Sono stati partigiani. Ecco, io credo che quell'insegnamento sia valido ancora oggi"

Antefatto: in una delle sue prime uscite pubbliche, Papa Francesco, rivolgendosi ai giovani argentini nel corso della Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro (25 luglio 2013), disse loro:

Desidero dirvi ciò che spero come conseguenza della Giornata della Gioventù: spero che ci sia casino. Qui ci sarà casino, ci sarà. Qui a Rio ci sarà casino, ci sarà. Però io voglio che vi facciate sentire nelle diocesi, voglio che si esca fuori, voglio che la Chiesa esca per le strade, voglio che ci difendiamo da tutto ciò che è mondanità, immobilismo, da ciò che è comodità, da ciò che è clericalismo, da tutto quello che è l’essere chiusi in noi stessi. Le parrocchie, le scuole, le istituzioni sono fatte per uscire fuori…

Disse proprio così: “Espero lío“; lío non significa “chiasso”, significa, nello spagnolo degli argentini, “casino”.
Dieci anni dopo, nell’Esortazione apostolica Laudate Deum sulla crisi climatica, nel par. 58 fu ancora più chiaro:

Poniamo finalmente termine all’irresponsabile presa in giro che presenta la questione come solo ambientale, “verde”, romantica, spesso ridicolizzata per interessi economici. Ammettiamo finalmente che si tratta di un problema umano e sociale in senso ampio e a vari livelli. Per questo si richiede un coinvolgimento di tutti. Attirano spesso l’attenzione, in occasione delle Conferenze sul clima, le azioni di gruppi detti “radicalizzati”. In realtà, essi occupano un vuoto della società nel suo complesso, che dovrebbe esercitare una sana pressione, perché spetta ad ogni famiglia pensare che è in gioco il futuro dei propri figli.

Ebbene, il 26 aprile, nel giorno dei funerali di Papa Francesco, Extinction Rebellion ha srotolato uno striscione dalle arcate del Colosseo con scritto “Disarmare la Terra”, riprendendo una esortazione del papa contenuta in una lettera al Corriere della sera scritta il mese precedente, dall’Ospedale Gemelli. Il gesto, scrive Extinction Rebellion nel suo comunicato, “vuole denunciare la deriva autoritaria e bellica del governo italiano e dei governi mondiali, i cui esponenti in questi giorni stanno celebrando il messaggio di Bergoglio, dopo averlo ignorato o ostacolato fin quando lui era in vita”.

Le forze di sicurezza sono intervenute per rimuovere lo striscione e, “nonostante tutte le 6 persone abbiamo fornito i documenti e non abbiano opposto resistenza di alcun tipo né causato alcun danno, sono state trasferite senza motivo presso il Commissariato Celio”, dove sono state trattenute in stato di fermo per ben 3 ore, senza alcun motivo.

Evidentemente quell’invito alla sobrietà non valeva per tutti, se una frase del Papa nel giorno del funerale del Papa è motivo di sequestro dello striscione e fermo dei manifestanti: tanto valeva, allora, denunciare anche il defunto Pontefice come presunto mandante del gesto potenzialmente criminoso!

Qui di seguito il comunicato di Extinction Rebellion:

“Srotoliamo questo striscione in un luogo che per secoli è stato simbolo del potere imperiale, per denunciare l’ipocrisia di capi di Stato, ministri ed esponenti di partito che in questi giorni stanno celebrando il messaggio di Bergoglio, messaggio che hanno ignorato se non ostacolato finché lui era in vita” dichiara Alba di Extinction Rebellion.“Un messaggio che parlava di pace e giustizia climatica. Esattamente l’opposto delle politiche italiane e americane, che stanno aumentando drammaticamente le spese militari e ostacolando la transizione ecologica ”. Proprio negli scorsi giorni, infatti, il ministro della difesa Guido Crosetto ha confermato  l’aumento al 2% del PIL della spesa militare, un impegno in linea con quanto promesso da Giorgia Meloni a Donald Trump durante il suo recente viaggio negli Stati Uniti. Secondo Crosetto  solo un punto di partenza verso il 5%, un triplicare gli stanziamenti per soldati e armi, passando da 32 a oltre 100 miliardi di euro, sottraendo quei fondi a quelli destinati allo sviluppo, al welfare e alla mitigazione degli impatti della crisi climatica.
“Disarmare la Terra oggi è un imperativo morale. L’Italia è il paese europeo più colpito dagli eventi climatici estremi, con il più alto numero di morti e danni causati da alluvioni, tempeste e ondate di siccità” commenta ancora Alba. L’Italia in 30 anni ha subito danni climatici per 60 miliardi di euro e 38.000 decessi. Nell’ultimo anno, tuttavia, il governo italiano ha annunciato ingenti investimenti volti a rendere l’Italia un hub del gas fossile e contrastato ogni decisione volta a ridurre le emissioni e lo sfruttamento degli ecosistemi. Tristi record che si aggiungono a quelli climatici: quello appena passato è stato il marzo più caldo mai registrato in Europa, dopo un anno, il 2024, che ha superato per la prima volta la soglia invalicabile dell’aumento di 1,5°C di riscaldamento globale.
“Fate chiasso, aveva detto Papa Francesco a chi lottava per la difesa della Terra. E allora sì, oggi facciamo chiasso. Perché la coerenza vale più della sobrietà, e il futuro ha bisogno di rumore.”

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