Politica
27 Aprile 2025
La consigliera comunale risponde al deputato di Fratelli d'Italia: "Le sue parole tradiscono la visione autoritaria della destra. Non abbasseremo la guardia"

25 Aprile. Poli: “I diritti non sono una concessione”

di Redazione | 2 min

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di Arianna Poli*

Venerdì, 25 aprile 2025, nel cuore di Ferrara si è svolta una manifestazione autorizzata, pacifica e partecipata, organizzata dai collettivi cittadini per celebrare la Festa della Liberazione in modo vivo e militante. Non una semplice commemorazione, ma un atto di memoria attiva in una città dove organizzarsi dal basso è sempre più complesso.

Il corteo, promosso tra gli altri dal CPS La Resistenza e dal Collettivo 25s, ha saputo trasformare il centro in uno spazio di incontro e rivendicazione, sotto le bandiere dell’antifascismo, del transfemminismo e della giustizia sociale. Partito da via Ippodromo, luogo simbolo della memoria di Federico Aldrovandi, il corteo si è svolto negli spazi dichiarati, garantendo sicurezza e inclusività: sono state predisposte aree di decompressione, distribuite acqua, mascherine e tappi per le orecchie, dimostrando una gestione esemplare dell’evento.

Dispiace leggere sui giornali locali le lamentele di chi ha ridotto tutto a un “problema di traffico”. Ancora più gravi le parole di Mauro Malaguti (Fratelli d’Italia), che ha dichiarato: “Più li si lascia liberi, più fanno peggio”.

Una frase che tradisce una visione autoritaria, in cui i diritti fondamentali non sono garantiti ma concessi dall’alto. È lecito domandarsi chi dovrebbe “lasciare liberi” i manifestanti, se non sono già pienamente titolari, per Costituzione, del diritto a manifestare pacificamente.

Pensare ai diritti come a una concessione significa concepire il potere come dominio e compressione delle libertà, in aperto contrasto con i principi democratici.

Se qualche minuto di traffico fermo pesa più della memoria della Resistenza e delle lotte per i diritti di tutte e tutti, allora il problema non è il corteo: è il degrado della cultura democratica che stiamo vivendo.

In un momento in cui anche provvedimenti come il nuovo Decreto Sicurezza mirano a restringere gli spazi di dissenso, non possiamo permetterci di abbassare la guardia.

La manifestazione del 25 aprile a Ferrara ha mostrato che è ancora possibile costruire spazi sicuri, inclusivi e politicamente significativi. Ci auguriamo che istituzioni e forze politiche sappiano riconoscere e valorizzare questi momenti, fondamentali per il rafforzamento della democrazia e del senso di comunità.

*consigliera comunale a Ferrara eletta nella Lista Civica Anselmo

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