È di ieri la notizia, apparsa sulla stampa locale, della richiesta da parte del Comune di rilascio dell’immobile di piazzetta S.Nicolò 6/a dove ha sede il Circolo Arci Bolognesi che insieme ad Arci Ferrara ritiene “opportuno fornire alcuni elementi utili a chiarire la posizione del circolo e le azioni già intraprese e attualmente in corso”.
“Sebbene la concessione risulti formalmente scaduta dal 2019 – spiegano -, la situazione amministrativa del Circolo, prima della comunicazione dell’11 aprile, era analoga a quella di altre realtà associative del terzo settore presenti in città, anch’esse in attesa o in fase di rinnovo. In questi anni, il costante dialogo con gli uffici comunali competenti ha sempre fatto ritenere regolare la posizione del Circolo, testimoniata dall’invio dei bollettini per il pagamento del canone da parte del Comune, dalla condivisione di progettualità, nonché dal rilascio e dalla verifica delle autorizzazioni acustiche”.
Dopo la comunicazione con cui è stato chiesto lo sgombero dei locali vi è già stato un incontro con l’assessora Cristina Coletti, “Arci Ferrara e il Circolo Bolognesi si sono attivati per individuare una soluzione concreta e condivisa, non potendo pensare di rinunciare a uno spazio che è parte integrante della cultura e della socialità della città da 40 anni”.
“Sono note – aggiungono – le segnalazioni da parte di alcuni residenti circa le criticità legate alla musica e all’attività notturna, evidenziate anche da un esposto presentato nell’ottobre 2024, a seguito del quale il Circolo si è attivato con nuove valutazioni di impatto acustico – che hanno condotto al rilascio della nuova Autorizzazione Unica Ambientale da parte del Comune”.
Così l’associazione ribadisce il proprio impegno “nell’ascolto attivo delle esigenze della comunità e nel ricercare un equilibrio tra il diritto alla quiete dei residenti e la tutela delle attività sociali e culturali del Circolo”. E per questo, “la nuova progettazione sarà più concentrata nella fascia diurna e interverrà sulle problematiche segnalate dal vicinato”.
“Il Bolognesi – ricordano – da sempre promuove laboratori, corsi, progetti con l’Università e altri enti, iniziative culturali e intergenerazionali, rappresentando un presidio culturale e sociale il cui valore è riconosciuto dagli stessi abitanti del quartiere“.
Non a caso lo scorso 22 aprile Arci Ferrara e il Circolo hanno organizzato una prima assemblea di quartiere, “partecipata oltre le aspettative”, durante la quale, “una volta accolte le segnalazioni relative al rumore in un clima di confronto onesto e costruttivo, è emerso che molte delle criticità dell’area travalicano l’operato del Circolo, inserendosi in un contesto urbano segnato da fragilità, degrado e carenze strutturali”.
Ritengono dunque “necessario un progetto di valorizzazione dell’immobile e dell’area circostante che non escluda l’attuale gestione, ma che, anzi, la consideri parte integrante della soluzione come un presidio attivo di cura e animazione territoriale”.
“Il dialogo con l’Amministrazione e soprattutto con la comunità e il vicinato – concludono -, in un’ottica di ri-progettazione delle attività che consentano di difendere lo spazio, è già attivo e proseguirà nelle prossime settimane. Il 10 maggio si terrà una ‘cena di quartiere’ aperta ai residenti, occasione in cui verrà presentata anche la nuova progettualità, per arricchirla di nuove proposte e lavorare a una soluzione che tenga conto delle diverse istanze, in attesa di un nuovo confronto formale con il Comune”.
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