Il Senato ha approvato in via definitiva il Decreto Bollette, convertendo in legge un pacchetto di misure da 3 miliardi di euro destinato a contrastare il caro-energia che grava su famiglie e imprese italiane. Tra le disposizioni più rilevanti spicca un sostegno economico straordinario da 200 euro destinato alle famiglie con un reddito Isee inferiore a 25.000 euro, che può arrivare fino a 500 euro per i nuclei già beneficiari del bonus sociale, ovvero quelli con un Isee inferiore a 9.530 euro.
Secondo l’Arera, sulla base dei dati storici, sono circa 5,53 milioni le famiglie che potrebbero accedere a questo aiuto. Tuttavia, considerando i criteri reddituali stabiliti, la platea potenziale potrebbe salire fino a 8 milioni di beneficiari, per un impegno finanziario complessivo stimato in circa 1,6 miliardi di euro. Una ulteriore novità è per i cosiddetti utenti vulnerabili: anche dopo il 2027, potranno continuare ad accedere a un regime di fornitura energetica con caratteristiche di tutela simili a quelle attualmente previste dal mercato tutelato.
“Nonostante queste misure – afferma Andrea Maggi, Consigliere Nazionale della Lega Consumatori e vice Presidente per l’Emila Romagna – restiamo preoccupati. È un buon passo, ma non è sufficiente per contrastare il fenomeno del caro bollette che mette in ginocchio tante famiglie. Sono necessari interventi strutturali e di lungo periodo per affrontare efficacemente l’emergenza energetica. Il decreto rappresenta un intervento significativo nel breve termine, ma le sfide legate al caro-energia richiedono soluzioni più profonde e durature. Auspichiamo che questo sia solo il primo passo verso una riforma strutturale del mercato energetico italiano”.
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