Martedì 22 aprile, nell’area della darsena di Ferrara all’ombra del Ponte della Pace dedicato ad Altiero Spinelli, coautore del Manifesto di Ventotene, soci Anpi e comuni cittadini hanno partecipato con interesse all’iniziativa promossa dall’Anpi Provinciale dedicata appunto a quel Manifesto.
Nell’ambito della ricorrenza dell’80esimo anniversario della Liberazione dal nazi-fascismo, il pomeriggio di approfondimento è stato aperto dal presidente provinciale Roberto Cassoli che ha inquadrato storicamente la stesura del Manifesto di Ventotene, e dalla Vicepresidente provinciale Antonella Guarnieri che ha evidenziato alcuni collegamenti tra i contenuti del Manifesto e l’attualità politica.
Momento centrale dell’iniziativa è stata la lettura integrale del Manifesto da parte delle persone presenti che, passandoselo di mano in mano, hanno letto ad alta voce un brano ciascuno. Più si procedeva nella lettura del testo , complesso ed articolato, più emergeva chiaramente che, al netto del contesto storico in cui è stato scritto, esso è del tutto diverso da quello che subdolamente veniva indicato in recenti contesti istituzionali.
Il Manifesto di Ventotene è invece apparso una elaborazione intellettuale e politica, che ci parla di noi oggi e di come, ora come allora, ci voglia una prospettiva nuova e diversa di intendere il mondo e la pace. Il Manifesto ci interroga anche sulla nostra capacità di donne e uomini democratici di reagire – anche oggi – alle derive autoritarie, qualunque esse siano. ‘Gli europeisti di Ventotene avevano lo sguardo lungo ’ scrive la professoressa della Columbia University di New York, Nadia Urbinati e le loro riflessioni ‘nascono da una domanda che molti studiosi si fanno anche oggi: come muoiono le democrazie?’ . Domanda attualissima che anche tutti noi dovremmo seriamente porci.
Laura Trentini – ANPI Ferrara Centro
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