Scritta sull’autobus: “Magrebini ai forni”
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
“Magrebini ai forni”. È la scritta comparsa questa mattina su un autobus della Linea 11. Se n'è accorta una signora anziana che ha inviato la segnalazione all'attivista del Pd Diego Marescotti
"Il Partito Democratico non ha mai parlato di razzismo, né negato che parte importante del fenomeno riguardi minorenni stranieri". È questa la "semplice verità" con cui Giada Zerbini, segretaria del Partito Democratico di Ferrara, risponde al sindaco Alan Fabbri
Dalle attività di repressione e controllo del territorio alle misure propositive come lo Sportello lavoro, il Job day e il progetto Agribus che i sindacati hanno stimato aver sottratto in 3 mesi 90mila euro agli intermediari illegali nello sfruttamento del lavoro agricolo. Sono queste alcune delle tematiche affrontate durante la riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica che si è tenuto nel Comune di Portomaggiore il 5 novembre
Dopo la denuncia di una madre, che era riuscita a raccogliere con non poca fatica le confidenze della figlia, la Procura di Ferrara ha aperto un'inchiesta a carico di un uomo ferrarese di 58 anni, oggi indagato per violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di 11 anni
Avrebbe costretto due minorenni a spalleggiarlo in alcune rapine per saldare un debito di droga. È questa l'accusa formulata dalla Procura di Ferrara nei confronti di un 22enne italiano, per cui è stato richiesto il rinvio a giudizio per estorsione ai danni di due giovani e spaccio di sostanze stupefacenti
Vigarano. Il Senato approva l’eliminazione per le donne del cognome del marito dalle liste elettorali. Una conquista che ha mosso i primi passi a Vigarano Mainarda grazie all’intento comune di Marina Contarini e della consigliera comunale Agnese De Michele (Pd).
Il 16 aprile è stato approvato a Palazzo Madama il cosiddetto Decreto elezioni, in cui sono stati recepiti gli emendamenti approvati all’unanimità qualche giorno prima dalla Commissione Affari costituzionali. Ora le promotrici confidano che sia positivo il proseguo dell’iter parlamentare.
La proposta di modifica alla Legge 1058 del 1947, che ancora oggi impone l’apposizione del cognome del marito in aggiunta al proprio per le donne sposate e anche per quelle in stato vedovile era stata resa pubblica lo scorso 8 marzo in occasione della Festa della Donna.
Insieme alle due promotrici di Vigarano anche Paola Boldrini, già senatrice Pd, che ha sostenuto la proposta, facendosi portavoce presso la senatrice dem Cecilia D’Elia.
“La favorevole congiuntura delle imminenti consultazioni elettorali e referendarie – scrivono Marina Contarini e Agnese De Michele -, sostenuta dalla incisiva azione delle parlamentari del PD in Senato, in particolare Cecilia D’Elia che ringraziamo, ha fatto sì che il 16 aprile sia stata approvata in aula la legge di conversione del DL 27/2025, il cosiddetto Decreto elezioni”.
Gli emendamenti promossi “eliminano finalmente dalle liste elettorali il riferimento al cognome del marito accanto a quello delle donne sposate o vedove, oltre che la distinzione tra liste di uomini e liste di donne”.
La proposta, oltre a essere partita dal territorio ferrarese, è stata rappresentata negli anni da numerose associazioni femminili e femministe “che si battono per abrogare disposizioni che contrastano con la dignità della donna e ne vanificano le conquiste sociali e politiche”. Ora, grazie all’eliminazione della separazione delle liste elettorali in base al sesso, si ovvia anche alle “odiose discriminanti verso persone in transizione o transgender”.
Contarini e De Michele condividono “la gioia di questo importante traguardo inclusivo e rispettoso della particolarità di ogni persona” e si augurano “contribuisca con altri ancora alla costruzione di un Paese civile e giusto, di cui sentiamo oltremodo l’urgenza”.
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