Cento. La polemica sul nuovo “dormitorio” – o più precisamente stazione di posta – in costruzione nell’area dell’ex bocciofila di Cento non accenna a placarsi. Dopo la protesta messa in scena da Fratelli d’Italia per contestare il progetto finanziato con fondi Pnrr, arriva la replica secca di Orgoglio Centese, che afferma: “FdI lo ha votato. Non si può protestare contro qualcosa che si è contribuito a realizzare”.

Nel comunicato diffuso il 17 aprile, i consiglieri Elisabetta Giberti e Matteo Veronesi allegano una serie di prove tratte da verbali e delibere ufficiali, che – a loro dire – dimostrano inequivocabilmente il coinvolgimento e il voto favorevole di Fratelli d’Italia nell’iter di approvazione del progetto.

Nel comunicato diffuso il 17 aprile, i consiglieri Elisabetta Giberti e Matteo Veronesi allegano una serie di documenti ufficiali per smontare le accuse mosse da FdI. Si parte dal verbale del Comitato di Distretto del 19 gennaio 2022, in cui i comuni del Distretto Ovest – la maggior parte dei quali amministrati dal centrodestra – hanno approvato all’unanimità la manifestazione di interesse per ottenere i fondi del Pnrr destinati alla realizzazione della stazione di posta e dell’housing temporaneo.

Successivamente, viene citata la delibera n. 96 del 7 novembre 2022, approvata anch’essa all’unanimità e con la partecipazione di tutti i rappresentanti di Fratelli d’Italia. In quel documento viene descritta nel dettaglio la demolizione e ricostruzione dell’ex bocciofila, con la previsione di un complesso edilizio su due livelli: al piano terra spazi per il volontariato, al primo piano la futura stazione di posta.

Orgoglio Centese richiama infine anche la delibera n. 94 del 30 ottobre 2024, relativa alla convenzione tra alcuni comuni dell’Alto Ferrarese per la gestione associata dei servizi socio-assistenziali. In sede di commissione, l’assessore competente ha esplicitamente legato il progetto della stazione di posta alla necessità di ospitare temporaneamente soggetti in carico ai servizi sociali, evitando l’utilizzo di strutture alberghiere fuori distretto.

“Sorge spontaneo – scrivono i consiglieri – chiedersi se i consiglieri di Fratelli d’Italia sappiano cosa votano in consiglio comunale, oppure, se credono sia pratica accettabile prendere in giro i cittadini omettendo ad arte la verità dei fatti per poi muovere rabbia e paura a proprio vantaggio. In entrambi i casi, chi crede sia questa la modalità di far politica, non solo non dovrebbe mai far parte di una amministrazione, ma in un Paese normale sarebbe chiamato immediatamente a dimettersi”.