A fronte di uno scenario ancora molto complesso nel distretto del fiume Po che vede in queste ore il transito della piena che avrà, secondo previsione, il suo colmo sabato nel Piacentino e che va via via laminandosi nella sua progressione verso il mare Adriatico, si è riunito per la prima volta nel 2025 l’Osservatorio Utilizzi Idrici con istituzioni, enti di gestione e ricerca, agenzie di monitoraggio idro-meteoclimatico e portatori di interesse dell’intero bacino del Po.
Il segretario generale Alessandro Bratti insieme ai dirigenti Francesco Tornatore e Andrea Colombo e lo staff tecnico di Adbpo hanno presentato le analisi idrologiche del Distretto dopo una capillare ricognizione territoriale in questi mesi.
“Non sussistono criticità evidenti e di disponibilità – ha evidenziato Francesco Tornatore – a maggior ragione dopo questi ultimi fenomeni che hanno compreso sia le piogge che abbondanti nevicate sui rilievi. Il sentore è che ci avviamo verso una stagione estiva senza particolari criticità”.
I dati analitici del Distretto, pubblicati nel nuovo Bollettino e che vedono uno scenario di criticità idrica definita nella scala di valore normale, non tengono ancora conto delle quantità di risorsa aggiuntiva caduta in queste ore e sono visibili e consultabili sul portale istituzionale dell’ente al link: https://www.adbpo.it/osservatorio-permanente/ .
A partire da ottobre 2024, ovvero l’inizio dell’anno idrologico corrente, la disponibilità idrica caratterizzante il Distretto del fiume Po nel complesso non ha mai fatto osservare particolari criticità (se non limitatamente al mese di novembre 2024 con precipitazioni sensibilmente al di sotto della media), facendo anzi registrare un mese di ottobre particolarmente umido, con precipitazioni anche ben al di sopra rispetto ai valori medi. Per l’intero periodo ottobre 2024 – marzo 2025, le portate transitanti nelle principali sezioni del Grande Fiume sono state perlopiù in linea con i valori medi di riferimento, come anche la temperatura, pur presentando quest’ultima dei valori superiori alla media nei mesi di ottobre e, in minor misura, di gennaio. L’accumulo nivale ha visto un maggior apporto nel settore occidentale delle Alpi, mentre, per quanto riguarda l’Appennino, questo è stato caratterizzato da valori sempre ampiamente al di sotto della media storica. Anche i volumi invasati dai Grandi Laghi alpini hanno garantito una scorta d’acqua quasi sempre in linea con i valori tipici del periodo, registrando un surplus specialmente nei mesi di ottobre, febbraio e marzo.
Nei primi dieci giorni di aprile non si sono verificate in generale precipitazioni significative, che hanno avuto luogo invece in maniera diffusa e anche intensa, specialmente nella parte occidentale del Distretto, a partire dalla fine della seconda settimana del mese. Gli eventi tuttora in corso stanno determinando un repentino incremento dei valori di portata alle principali sezioni del fiume Po. Dall’elaborazione degli ultimi dati meteorologici e idrologici disponibili emerge, infatti, che le sezioni del fiume Po di Piacenza, Cremona, Boretto, Borgoforte e Pontelagoscuro risultano essere tutte in condizioni idrologiche “nella norma”, con una tendenza comunque di rapida crescita. Al momento le portate rilevate sul fiume Po alla sezione di Isola S. Antonio, sezione di chiusura del territorio piemontese, sono dell’ordine dei 10.000 m3/s. Alla sezione di Piacenza le portate sono ancora in crescita e al momento si attestano intorno ai 5.500 m3/s. La piena in corso dovrebbe transitare alla sezione di Pontelagoscuro, sezione di chiusura del bacino, tra il 20 e il 21 di questo mese.
Per quanto concerne i Grandi Laghi regolati, questi presentano, in generale, un volume di risorsa idrica totale invasata superiore rispetto alla media del periodo; nello specifico il Lago di Como e il Lago d’Iseo presentano altezze idrometriche comprese tra la media e il massimo di riferimento corrispondente, mentre per il Lago Maggiore e il Lago di Garda si osservano valori prossimi al massimo storico. Le portate erogate dai Grandi Laghi, invece, risultano essere comprese tra la media e il massimo di riferimento per il Lago di Como e il Lago d’Iseo, mentre sono superiori al massimo storico per il Lago Maggiore e il Lago di Garda.
Nel corso dei prossimi giorni, a partire dalla notte tra sabato e domenica, sono attese ulteriori precipitazioni, anche a carattere nevoso nelle quote più alte dell’arco alpino, che, a partire dalla parte occidentale, si estenderanno progressivamente all’intero Distretto. Anche la settimana successiva a Pasqua sarà caratterizzata da una instabilità diffusa con piogge sparse sull’intero Distretto. Le temperature si manterranno al di sopra dei valori tipici del periodo.
Considerata l’attuale disponibilità di risorsa idrica a scala distrettuale e le più aggiornate previsioni non si intravedono al momento criticità particolari per il soddisfacimento dei diversi fabbisogni attuali e futuri con particolare riferimento al fabbisogno irriguo per la stagione appena avviata. Particolare attenzione va posta tuttavia al monitoraggio dell’accumulo nevoso poiché, pur avendo registrato un incrementato negli ultimi giorni in seguito alle recenti precipitazioni, tornando su valori prossimi a quelli tipici del periodo, potrebbe comunque andare incontro a fusione anticipata indotta dalle temperature previste superiori alla media.
Per quanto attiene agli usi, al momento risultano attive alcune criticità rispetto ai sistemi di utilizzo della risorsa legati agli eventi precipitativi delle ultime ore. In particolare, in Piemonte gli smottamenti conseguiti alle importanti piogge e all’esondazione di alcuni fiumi e torrenti, hanno provocato l’interruzione della fornitura di acqua potabile in diversi comuni che al momento vengono riforniti attraverso il sistema delle autobotti. Sempre a causa delle piogge intense, in alcune aree del Distretto i suoli risultano essere sovrasaturi e questo non ha permesso agli agricoltori di effettuare le semine. Di conseguenza, in queste aree, è prevedibile uno slittamento dell’avvio della stagione irrigua con il prolungamento in avanti della stessa.
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