Bondeno. “Bertani ha esercitato un potere direttivo sul personale che non era alle sue dipendenze, e dunque senza alcuna legittimazione, in quanto personale dipendente dell’appaltatore del servizio, con ciò mettendo in atto un’azione quasi ritorsiva nei confronti di tali lavoratori”.
Lo afferma in una interrogazione depositata a Palazzo Madama il senatore Tino Magni di Alleanza Verdi e Sinistra secondo il quale “la Bertani avrebbe consapevolmente deciso di precarizzare il rapporto di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici assunte fino al 31 marzo 2025 dalla ASG consulting, considerando che erano tutti dipendenti a tempo indeterminato”.
Magni ricorda come la Asg, azienda che offre servizi di consulenza, gestione e outsourcing alle imprese operanti nella logistica, abbia comunicato a marzo ai dipendenti la perdita dell’appalto con Bertani.
“Abbiamo chiesto un incontro con il gruppo Bertani – spiega il sindacalista – per capire quale sarebbe stato il destino dei dieci lavoratori coinvolti. Ci è stato detto che la soluzione adottata sarebbe stata ‘geniale’: far assumere i lavoratori da un’agenzia interinale scelta dall’azienda, con contratti a tempo determinato”.
La Filt Cgil e la Fit Cisl avevano quindi chiesto l’avvio della procedura per l’assorbimento del personale da parte del nuovo soggetto gestore, ma Bertani ha comunicato la volontà di non affidare la logistica tramite appalto, ma di procedere all’assunzione tramite agenzia interinale del personale occupato in Asg fino al 31 marzo.
Proposta che aveva visto contrari i sindacati, secondo i quali l’unica soluzione possibile sarebbe stata l’internalizzazione del servizio da parte del committente e l’assunzione diretta, in capo a Bertani, di tutto il personale precedentemente assunto dalla Asg consulting.
Si arriva così al 31 marzo, l’ultimo giorno di lavoro per il personale Asg, quando la Bertani ha comunicato prima alla portineria, poi alla pattuglia dei Carabinieri accorsa sul posto, ed infine alla Filt Cgil che i 4 lavoratori (3 uomini e una donna) che avevano rifiutato l’assunzione a tempo determinato da parte dell’agenzia interinale, richiedendo l’assunzione diretta a Bertani, non sarebbero potuti accedere nel loro luogo di lavoro.
Il senatore chiede quindi al ministro del lavoro, Marina Calderone, “quali siano le sue valutazioni” e “se non ritenga di intervenire al più presto, a livello normativo, per evitare il ripetersi di simili e gravi episodi”.
“Di fronte ad un quadro legislativo già pesantemente orientato a favorire la precarizzazione dei rapporti lavoro – commenta Sergio Golinelli, segretario provinciale di Sinistra Italiana -, con le gravi conseguenze per le condizioni di vita dei lavoratori ad essa correlata, molti imprenditori decidono addirittura di andare oltre ciò che è legalmente consentito, pur di aumentare i propri margini di profitto. E’ una tendenza che va fermata, anche votando sì ai quattro referendum sul lavoro promossi dalla Cgil, l’8 e il 9 giugno”.
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