Occhiobello. Rovigo è la seconda provincia, nel Veneto, per numero di zanzare positive alla west nile. Dai dati presentati da Fabrizio Montarsi dell’Istituto zooprofilattico delle Venezie al convegno Il controllo degli infestanti in ambito urbano: lo scenario nel prossimo futuro che si è tenuto a Occhiobello, è emerso che in Veneto sono presenti diverse specie (culex pipiens, caspius, albopictus) e la media delle zanzare catturate nel 2024 per notte in alto Polesine è di 179, a fronte delle 340 del basso Polesine, nel periodo che va da maggio a ottobre. Papozze è il Comune con un maggior numero di zanzare catturate e Occhiobello quello col minor numero. Montarsi ha anche spiegato lo studio, in corso, sulla resistenza ai piretroidi per una questione evolutiva e di mutazioni genetiche che consentono alle zanzare di sopravvivere agli insetticidi. La sorveglianza entomologica, quindi, ha l’obiettivo di conoscere quali specie sono presenti e la densità, ricercare i patogeni trasmessi ed eventuali nuove specie.
Per quanto riguarda il Comune di Occhiobello, Davide Di Domenico, consulente ambientale, ha relazionato circa investimenti, monitoraggi, analisi, azioni preventive e trattamenti di controllo, coinvolgimento dei privati e sopralluoghi in risposta alle segnalazioni dei cittadini.
“Il territorio comunale – ha detto Di Domenico – è interessato da periodiche invasioni di ochlerotatus caspius e aedes vexans. Queste specie di zanzara sono in grado di rendere seriamente difficili le attività all’aperto specialmente verso le ore serali. Non si tratta delle solite zanzare che si sviluppano nelle aree abitate, ma si tratta delle specie più moleste che si riproducono in ambito rurale. La ragione di questa problematica va ricercata nello strettissimo rapporto esistente tra le caratteristiche ecologiche del Polesine e le popolazioni di zanzare”. Il monitoraggio della zanzara tigre, inoltre, è condotto a Occhiobello mediante ovitrappole collocate nelle zone più sensibili della città e controllate con frequenza settimanale. Monitorare zanzare tigre e ovitrappole permette di conoscere quali siano gli andamenti annuali, l’effettiva presenza nelle aree e dove intervenire.
Tra gli altri ambiti di intervento a livello ambientale portati avanti dal Comune, vi è anche la derattizzazione, il controllo delle nutrie, dei colombi, la processionaria e la prospettiva di utilizzo di prodotti specifici per il diserbo ecologico.
Filippo Moretto, autore del saggio Il tempo dell’acqua, ha richiamato l’attenzione sulla necessità che il tema della gestione dell’acqua sia sempre presente nell’agenda morale della società e non solo in emergenza, durante estati siccitose e quando le risorse idriche sono allo stremo. “L’acqua – ha detto Moretto – è il motore dello sviluppo umano, gestire l’acqua significa gestire economia, paesaggio, agricoltura e, quindi, avere un concetto unitario di salute, senza dicotomie tra ambiente e agricoltura”.
Sono, inoltre, intervenuti al convegno Simone Martini e Davide Bonetto, tecnici di Entostudio, Enzo Moretto, entomologo, Francesco Veronese, esperto in gestione di specie problematiche, moderati da Claudio Venturelli.
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