di Tommaso Piacentini
Esprimere vicinanza attraverso nuovi servizi e spazi, attenzione al sociale e ai metodi per rimuovere lo stigma della morte, promuovendo la cultura del lutto. Questo è in sintesi il bilancio dei primi tre mesi e mezzo di lavoro che Giacomo Gelmi, nuovo amministratore unico dell’azienda di onoranze funebri Amsef, ha esposto ieri (15 aprile) in conferenza stampa nella sala degli arazzi della residenza comunale.
Un bilancio che vede all’attivo diverse novità, tra le quali si annovera il “pet memory”, un servizio funebre dedicato agli animali da compagnia. Di questa novità, già attivata, potranno usufruire i padroni di “tutti gli animali da compagnia – come ha sottolineato Gelmi -: possono essere cani, gatti, ma anche conigli, uccelli e altri compagni di vita”. Un’iniziativa che ha ottenuto le lodi del vicesindaco Alessandro Balboni, presente alla conferenza: “È bello essere qui oggi perché da parte della città ci sono molte richieste rispetto ai servizi cimiteriali per gli animali domestici – ha dichiarato il vicesindaco -. È qualcosa di cui la cittadinanza sente il bisogno e che ottiene oggi una risposta, data anche in virtù di una collaborazione che Amsef sta portando avanti insieme ad alcune associazioni animaliste di Ferrara, come la Lega del cane, Tana liberi tutti e il canile comunale Terre del branco”.
Un servizio, quello riservato agli animali d’affezione, inedito per la nostra città e difficilmente rintracciabile in altri Comuni: “È qualcosa di cui non possiamo dirci pionieri, ma siamo tra quei Comuni che hanno maggior sensibilità rispetto a queste tematiche”, ha dichiarato Balboni. Una sensibilità che deriva anche dal fatto che gli animali, e soprattutto i cani, ricoprono un ruolo importante nell’affettività dei ferraresi: “A Ferrara abbiamo sei cani ogni dieci abitanti, ben oltre la media nazionale che è di quattro ogni dieci” ha sottolineato il vicesindaco.
A questo servizio, poi, si affiancherà il cosiddetto “Paradiso online”, uno spazio digitale dove familiari e amici, anche se impossibilitati a partecipare fisicamente alla cerimonia, potranno lasciare un pensiero o un ricordo: “Il proprietario o la proprietaria – ha illustrato Gelmi -, dopo il servizio funebre del proprio animale, potrà creare sul nostro sito una pagina di ricordo del proprio animale, con una frase, un ricordo o la sua storia”.
A proposito del sito web dell’azienda funebre, Gelmi ha previsto delle modifiche alla grafica e ai contenuti, introducendo anche uno spazio per i necrologi online: “Una nuova sezione dedicata alla pubblicazione dei necrologi – ha dichiarato Gelmi – permette a chi è lontano di lasciare un pensiero, un messaggio o anche una foto di un momento felice condiviso con il defunto, da inviare alla famiglia. In futuro sarà possibile stampare tutti i contributi ricevuti e inserirli nell’album delle firme cartaceo, creando così un ricordo ancora più completo e partecipato”.
Ulteriori novità esposte dall’amministratore unico riguardano l’offerta degli articoli funebri, ampliata “per venire incontro a tutte le sensibilità e possibilità economiche, introducendo anche soluzioni a prezzi calmierati” e il rinnovamento degli ambienti dell’azienda, ristrutturati “rendendoli più accoglienti e riservati, per offrire un ambiente più sereno e dignitoso alle famiglie nei momenti più difficili”.
Un’attenzione particolare è stata riservata anche per la parte sociale, grazie all’avvio di sistemi di collaborazione tra l’azienda di onoranze funebri e diverse associazioni come la fondazione Acaref, impegnata nella ricerca e assistenza per le persone affette da atassia spinocerebellare, e tutti i rifugi di animali di Ferrara.
In ultimo, Gelmi ha dichiarato l’intenzione di avviare un progetto culturale e divulgativo dal titolo “Memorie estensi”, volto a rimuovere lo stigma negativo che è spesso accompagnato all’idea del trapasso: “Il culto della morte all’estero è molto sentito e il tema della morte ha sempre influenzato l’arte, la cultura e la musica – ha dichiarato l’amministratore -. (Questo tema ndr) Ho cercato di portarlo nella nostra città, un viaggio con diverse pillole di pochi minuti in cui racconto aneddoti e avvenimenti che hanno caratterizzato la famiglia estense”. Il progetto, elaborato in collaborazione con un’agenzia di comunicazione del territorio, consiste nella pubblicazione di una serie di 12 video realizzati con il coinvolgimento diretto del personale dell’azienda e dedicati alla storia di Ferrara e degli Estensi. Uno di questi, come ha esposto Gelmi, tratterà della storia della contessa Tassoni: “La contessa, mentre stava passando vicino al castello estense, aveva perso il controllo della carrozza ed era caduta nel fossato, morendovi. All’epoca, infatti, il muretto non era così alto come oggi; solo a seguito di quel fatto, la famiglia decise di farlo rialzare”.
Un motivo, quindi, per avvicinare la sensibilità comune al tema della morte, obiettivo realizzato anche attraverso una maggiore presenza sui social media volta a raggiungere anche le fasce più giovani della cittadinanza ferrarese.
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