Copparo. Giornata di assemblee in casa Berco con i sindacati e le rsu che hanno esposto davanti ai lavoratori l’accordo che ha scongiurato i licenziamenti unilaterali di 247 operai raggiunto al Ministero delle imprese e del made in Italy lo scorso 10 aprile. Nel pomeriggio, alle 16.30, i sindacati hanno firmato anche l’accordo per le uscite incentivate e il contratto di solidarietà.
Al tavolo anche Valerio D’Alò (segretario nazionale di Fim), Loris Scarpa (segretario nazionale Fiom) e Guglielmo Gambardella (segreteria nazionale Uilm). Tre in tutto le assemblee, suddivise sui tre turni di lavoro, la prima dalle 10 alle 12, la seconda dalle 14.30 alle 16.30 e la terza dalle 22 alle 24.
Stando alle impressioni delle rsu, e in particolare di Roberto Girotto (Fim), i lavoratori “hanno accolto bene” l’accordo raggiunto dopo mesi di lotte con oltre 350 ore di sciopero che hanno portato all’erosione dei salari. Proprio per questo tutta la comunità copparese ma anche dalla provincia si era attivata una rete di solidarietà in supporto ai lavoratori.
L’accordo prevede uscite incentivate su base volontaria a fronte di un riconoscimento di 57mila euro, come durante la prima fase in cui avevano aderito 153 persone, ma anche la fine di procedure unilaterali da parte dell’azienda per i prossimi 4 anni. Berco ha infatti ritirato la disdetta del contratto integrativo aziendale che aveva promosso unilateralmente lo scorso 31 gennaio.
Dopo il ponte del Primo Maggio ricominceranno dunque gli incontri con i sindacati per trovare una sintesi che possa accontentare entrambe le parti sul contratto integrativo. Un accordo che dovrebbe arrivare entro la fine di giugno altrimenti si renderebbe necessario un nuovo passaggio al Ministero.
“I lavoratori hanno potuto valutare i contenuti del verbale di accordo – scrivono in una nota i sindacati -, anche e soprattutto rispetto alle condizioni di drammaticità in cui la vertenza era arrivata. Si è sottolineato con forza come l’unità dei lavoratori nella lotta, la loro costanza, la vicinanza di un’intera comunità, abbia contribuito a un risultato del tuCo inatteso”.
“È stata l’occasione – aggiungono – per sottolineare l’importanza che lo sviluppo industriale annunciato dal ministero prenda piede, al fine di rivedere al lavoro la totalità dei dipendenti e puntare ad una contrattazione aziendale di miglior favore. Questo accordo permette di affrontare con serenità la trattativa di integrativo e lo sviluppo industriale e toglie a Thyssenkrupp la possibilità di avere mani libere nei licenziamenti, condizione di ricatto che ha reso impossibile fino ad ora qualsiasi relazione”.
“Come Organizzazioni Sindacali – concludono -monitoreremo lo sviluppo industriale secondo quanto annunciato dal Ministro Urso ed avvieremo nei prossimi giorni la trattativa dell’integrativo. Ringraziamo i lavoratori e le loro famiglie che con sacrificio e impegno hanno creduto a questa possibilità, non cedendo mai il passo ai ricatti e alla disperazione”.
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