Fra i partgiani che parteciparono alla Resistenza nella nostra città viene ricordato anche il pugliese Paolo Cofano, che dopo aver risalito la penisola balcanica con il 140* Reggimento Fanteria era transitato nella Milizia e faceva parte – come risulta dal suo foglio matricolare, reperito da Antonella Guarnieri – della 75a Legione Camice Nere di Ferrara. Quella, cioè, di cui era seniore Igino Ghisellini e che aveva avuto duri scontri con i partigiani “titini”.
Credo che la vicenda di Cofano sia altamente emblematica.
Certamente il giovane salentino avrà meditato e forse sarà stato convinto da un altro partigiano pugliese che operó a Ferrara (Donato Cazzato) a “mollare” la camicia nera per passare nelle file dei partigiani.
Con la camicia nera, tuttavia, non penso che avesse compiuto operazioni degne di elogio.
Dico questo perché è troppo facile emettere giudizi con il senno di poi e non capire lo stato di incertezza e di confusione che regnava nell’ animo di molti, soprattutto nel fatale 1943.
Se Cofano fosse stato ucciso dai partigiani quando indossava la camicia nera non sarebbe certo ricordato oggi come eroe della Resistenza ma risulterebbe probabilmente elencato in qualche “martirologio” dedicato ai caduti fascisti…
La storia, a volte, è tragicamente buffa.
Mario Borgatti