Per uno ha accolto la richiesta di patteggiamento a un anno e due mesi, l’altro invece l’ha mandato a processo. È quanto ha deciso il gup Silvia Marini del tribunale di Ferrara rispettivamente per il 29enne e il 22enne che, a ottobre 2023, erano stati fermati e arrestati dai carabinieri per aver rapito un ragazzino che – all’epoca – aveva appena 12 anni, e che avrebbero usato poi come scambio per poter chiedere il ‘riscatto’ dei soldi che, uno dei due, aveva speso inutilmente dopo aver subito – stando alla propria versione dei fatti – una truffa online.
L’incredibile vicenda aveva avuto inizio sul web. Tutto era nato, infatti, da un presunto raggiro online perpetrato – secondo la difesa dei due ‘rapitori’ – dal fratello maggiore del ragazzino che era stato sequestrato, un giovane di 15 anni che aveva messo in vendita su un sito di e-commerce uno smartphone al prezzo di 650 euro.
In quella circostanza, dopo averlo contattato e avergli inviato il denaro richiesto, il 29enne scoprì successivamente che il telefonino era un falso. Il presunto truffato quindi provò a ricontattare il venditore per riavere indietro i soldi, ma il suo profilo sulla piattaforma era stato bloccato immediatamente dal 15enne. Il 29enne allora, determinato a riavere il denaro speso, escogitò un piano: aprì un profilo fake con un nome diverso e contattò il minore, dimostrandosi interessato a comprare due paia di scarpe.
I due decisero così di vedersi nella serata del 19 ottobre 2023 in piazza Travaglio a Ferrara per vedere la merce e pagarla.
Il 29enne arrivò sul luogo dell’incontro con un amico 22enne ma all’appuntamento, però, il venditore non si presentò personalmente e mandò al suo posto il fratello minore, di appena 12 anni, insieme a un coetaneo con due scatole di scarpe griffate da mostrare ai potenziali acquirenti. A quel punto i due, venuti appositamente da fuori provincia per riavere i soldi, avrebbero fatto esplodere la loro rabbia. In una piazza piena di persone, il 12enne venne preso con forza e trascinato all’interno dell’automobile dei due.
Il tutto sotto agli occhi attoniti dell’amico che aveva accompagnato il 12enne sul posto e che, terrorizzato, chiamò pochi minuti dopo il 112: “Qualcuno ha preso il mio amico e se lo sta portando via“. Mentre una gazzella del Norm dei carabinieri si portò in piazza Travaglio per avviare le prime indagini, i due alla guida di un’utilitaria riuscirono ad allontanarsi con a bordo il minore. Ma non solo, chiamarono la madre del ragazzino dicendole di farsi trovare al parcheggio del supermercato di via Marconi a Vigarano Mainarda, per pagare i 650 euro che i figli dovevano loro.
La donna, terrorizzata da quanto appena appreso, rimase lucida e si presentò al comando provinciale dei carabinieri di Ferrara raccontando quanto successo.
Dopo aver tranquillizzato la donna, che nel frattempo era stata raggiunta in caserma dal marito, i militari in pochi minuti organizzarono un servizio di personale in abiti borgesi e autovetture “civetta”. Alle 21.30 circa, sul luogo dell’incontro, si presentarono i carabinieri, che fermarono i due giovani, riaffidando il 12enne, spaventato ma incolume, alla coppia.
I due arrestati furono portati in carcere e, al termine dell’interrogatorio di garanzia, furono rimessi in libertà, dove hanno atteso l’inizio del processo. Il 29enne ha scelto di patteggiare la pena, mentre il 22enne è stato mandato a giudizio davanti al collegio del tribunale di Ferrara.
L’inizio dell’istruttoria dibattimentale del processo a quest’ultimo è fissata per ottobre.
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