Politica
8 Aprile 2025
La missiva lamenta il rumore dei concerti notturni sul Listone, in Piazza Ariostea e Darsena

Lettera minatoria a Fabbri: “Ti faremo molto male”

di Redazione | 6 min

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“Str..isismo sindaco tu continui a fare del male a noi e alle nostre famiglie e noi faremo molto male a te e alla tua famiglia se questa estate sentiremo suonare di sera o di notte anche solo una chitarra qui in Darsena, in Piazza Trento Trieste e in Piazza Ariostea”. È la lettera dagli accenni minatori fatta recapitare da sconosciuti all’indirizzo del sindaco Alan Fabbri, in piazza Municipale a Ferrara.

La lettera riprende le lamentele dei residenti delle zone dove d’estate si tengono i concerti fino a notte inoltrata.

La missiva, a scanso di equivoci, chiude con una postilla: “Non è un pesce d’Aprile”.

La lettera è stata fatta pubblicare da Fabbri sui suoi canali social con un commento: “Dal momento che uscirà comunque sui giornali, condivido con voi il contenuto di una lettera minatoria appena ricevuta qui in Comune e indirizzata a me.

Fare l’amministratore significa anche questo”.

“Nella mia lunga esperienza politica – continua il testo – non è la prima volta che ricevo minacce, e da quando sono sindaco di Ferrara è purtroppo capitato più volte. Anche in questa occasione ho provveduto a interessare la Questura di Ferrara con una denuncia formale”.

Fabbri sostiene di credere “nel confronto e nella possibilità di risolvere i problemi con il dialogo e con scelte condivise. La mia porta resta aperta a tutti, ma questi non sono i metodi per esprimere dissenso”.

“A giugno scorso – conclude – sono stato riconfermato alla guida della città con ampio sostegno e non intendo indietreggiare sulle linee di mandato che ho condiviso con tutti voi”.

Arrivano da sinistra e da destra i messaggi di solidarietà al sindaco di Ferrara Alan Fabbri dopo la lettera minatoria ricevuta in municipio ieri, 8 aprile. Arrivano dai gruppi consigliari, da tutta la maggioranza, dal Pd e da Fabio Anselmo. Arrivano dal presiedete della Regione Emilia Romagna Michele de Pascale e anche dal suo predecessore, oggi a Bruxelles, Stefano Bonaccini.

“Ci sono limiti invalicabili nel confronto (o scontro) politico – scrive quest’ultimo -, a partire dalla violenza fisica e verbale, ma anche dalle minacce. Ancora più odiose quando anonime. Anche io ne sono stato destinatario e garantisco che non è gradevole. Piena solidarietà al sindaco di Ferrara Alan Fabbri”.

Esprime la “piena solidarietà” anche de Pascale per “un gesto inaccettabile che colpisce non solo una persona, ma l’intero tessuto democratico che tiene insieme le nostre comunità”. “Ad Alan – scrive – va il mio sostegno, certo che il dialogo, il rispetto e il confronto democratico continueranno a essere i cardini della vita pubblica nella nostra regione”.

“Esprimo la mia piena e sincera solidarietà al sindaco di Ferrara Alan Fabbri – aggiunge Paolo Calvano (Pd), destinatario di gravi minacce. Le minacce e le intimidazioni non sono, né potranno mai essere, strumenti legittimi di confronto. Ci auguriamo che le autorità competenti facciano piena luce su quanto accaduto, a tutela di chi svolge funzioni pubbliche a servizio della comunità”.

Il vicesindaco Alessando Balboni fa sapere che “Fratelli d’Italia esprime piena solidarietà” per un “gesto vile e inaccettabile: una lettera anonima contenente gravi minacce”. “Colpire un sindaco – aggiunge -, e peggio ancora coinvolgere i suoi affetti, è un atto vergognoso che non ha nulla a che fare con il confronto democratico. È un attacco codardo che merita solo condanna.

“Fare l’amministratore – dice invece il sindaco di Vigarano e deputato della Lega Davide Bergamini – significa anche affrontare episodi come questi, ma non possono e non devono farci arretrare di un passo. Alan ha sempre dimostrato di lavorare con serietà, coraggio e spirito di servizio per il territorio e per i cittadini, e anche questa volta ha scelto la strada della trasparenza e della legalità, denunciando l’accaduto alla Questura di Ferrara”.

“Voglio esprimere il mio più profondo sostegno al sindaco Alan Fabbri – aggiunge Fabrizio Pagnoni, sindaco di Copparo e coordinatore provinciale di Anci – per le intimidazioni subite: sono vicino a lui e alla sua famiglia. Voglio rimarcare il ruolo ora più che mai fondamentale delle istituzioni territoriali, verso le quali ogni forma di intimidazione è inaccettabile. Da collega sindaco credo che dobbiamo essere uniti contro ogni forma di violenza perché anche così si difendono la democrazia, il vivere civile e la comunità che serviamo ogni giorno”.

“Solidarietà all’amico Alan Fabbri e alla sua famiglia – scrive invece la senatrice della Lega Erika Stefani -. Una lettera di minacce indirizzata a lui e ai suoi cari non fermerà il lavoro che Alan sta facendo per la sua comunità, che lo apprezza e lo sostiene. Tutta la Lega è con te”.

Solidarietà che arriva anche dalla maggioranza seduta in Consiglio comunale per “un gesto codardo che non solo colpisce la persona, ma mira a destabilizzare l’impegno quotidiano di chi, con responsabilità e trasparenza, lavora per il bene della nostra comunità”. “In un momento in cui il confronto democratico deve essere la base di ogni azione politica e civile – proseguono -, ogni forma di intimidazione o violenza, anche solo verbale, rappresenta un attacco all’intera città e ai valori che la tengono unita”.

“Lo scontro politico – scrive in una nota solidale il gruppo Pd in Consiglio comunale -può anche essere duro ma mai deve ledere la sfera personale e famigliare dell’avversario politico. Riteniamo che tali metodi e contenuti nulla abbiano a che fare con un confronto politico, civile e democratico, che ha sedi e modalità ben precise e rispettose delle persone qualunque carica ricoprano”.

“Esprimo la solidarietà mia e del Partito Democratico di Ferrara al sindaco Alan Fabbri per le minacce subite attraverso una lettera anonima – aggiunge il segretario provinciale dem Nicola Minarelli -. Questi inaccettabili metodi sono agli antipodi del nostro modo di fare politica e soprattutto sono lontanissimi da un confronto politico in una società civile. Ci battiamo in Consiglio e in città per affermare una visione diversa di Ferrara rispetto a quella di Fabbri: ma ciò avviene e dovrà sempre avvenire nel rispetto della persona, che per noi non è mai un nemico ma un avversario politico”.

Infine vuole “esprimere solidarietà al sindaco per le minacce ricevute” anche l’ex sfidante Fabio Anselmo. “Proprio per il fatto di esserci passato più volte nel corso della mia attività professionale – aggiunge – so cosa significa rimanere vittima di questi gesti che stigmatizzo”.

Oltre alla politica arriva la solidarietà anche del Meeting delle Etichette Indipendenti e di Giordano Sangiorgi che si propone di rifare il Fe-Days nelle zone indicate dalla “minacciosa missiva”. “Le intimidazioni – scrive Sangiorgi – non possono e non devono mai trovare spazio nel confronto pubblico. Difendere le istituzioni e le loro attività significa anche tutelare chi ogni giorno si impegna, con senso di responsabilità, a servizio dei cittadini e delle città”.

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