Sono quattro splendide “sorelle”, le magnifiche Suite per orchestra scritte da Johann Sebastian Bach, ed è molto raro poterle ascoltare tutte insieme. Ed è proprio questa l’esperienza che Ferrara Musica propone al suo pubblico giovedì 10 aprile – Teatro Comunale “Claudio Abbado”, inizio alle 20.30 – grazie all’Ensemble Zefiro diretto da Alfredo Bernardini. Per la prima volta ospite della stagione concertistica ferrarese, punto di riferimento per la musica da camera del Settecento e Ottocento con strumenti d’epoca e ospite immancabile dei principali festival musicali europei, Zefiro eseguirà i quattro capolavori, noti anche con il nome di Ouverture, nati dalla penna di Bach in un periodo particolarmente felice della sua vita professionale, quando era alle dipendenze del principe Leopold di Anhalt-Köthen.
Con “Ouverture” si intende di solito il brano introduttivo di un’opera lirica. Nel Barocco si affermarono due modelli di Ouverture, quello italiano, codificato da Alessandro Scarlatti, e quello francese, nella struttura di Lully. Bach, come introduzione alle sue quattro Suite orchestrali, scelse il modello francese ed estese all’intera suite il nome di “Ouverture”. La sua musica tuttavia arricchì lo stile d’Oltralpe di una raffinatezza armonica, una varietà melodica e un contrappunto sconosciuti a Parigi. Composte probabilmente tra il 1720 ed il 1725 e destinate in origine ad allietare eventi festivi o celebrativi, le Ouverture si trasformarono presto in uno splendido e duraturo esempio di arte immortale.
In apertura del concerto verrà eseguita la Suite n. 4 BWV 1069, seguita dalla Suite n. 1 BWV 1066; successivamente sarà la volta della Suite n. 2 BWV 1067, e in chiusura, della Suite n. 3 BWV 1068.
Amore per la musica antica, studi in Italia e specializzazione all’estero, conoscenza e perizia nella costruzione di copie di oboi antichi, esperienza nelle più importanti orchestre barocche d’Europa: queste le premesse di un sodalizio artistico nato nel 1989 allorché tre musicisti italiani – Alfredo Bernardini (oboista) e i fratelli Paolo e Alberto Grazzi (rispettivamente oboista e fagottista) – decidono di unire le forze fondando l’Ensemble Zefiro, che deve il proprio nome al Dio dolce e benigno dei venti d’occidente, dall’organico variabile e poliedrico (che si presenta di volta in volta sotto forma di ensemble di fiati, orchestra barocca o gruppo da camera), volto alla valorizzazione di quel repertorio d’epoca, in particolare quello settecentesco, in cui gli strumenti a fiato rivestono un ruolo preminente. Zefiro può vantare una lunga serie di premi conseguiti grazie alla ricca attività discografica, e una lunga esperienza internazionale che lo ha reso tra i più apprezzati gruppi del panorama musicale.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com