Attualità
6 Aprile 2025
Perego: "È il volto della chiesa nei confronti degli ultimi e si compone della grande rete di volontariato che sta a testimonianza della carità"

Premio Stampa alla Caritas diocesana

di Redazione | 4 min

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È stata una ricca cerimonia quella che, nella mattinata di sabato 5 aprile, ha accompagnato l’assegnazione del Premio Stampa 2025, il riconoscimento conferito da oltre 60 anni dall’assemblea dei giornalisti dell’Associazione Stampa di Ferrara, alla Caritas diocesana di Ferrara e Comacchio. Le ragioni per cui si è voluto insignire del premio questa realtà, che fa oggi base in via Brasavola ed è attiva in città dal 1973, sono state individuate da parte di Assostampa “nell’impegno concreto e quotidiano a beneficio delle persone bisognose di aiuto che dà lustro al territorio per l’elevato valore delle iniziative realizzate in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi”.

La cornice in cui si è tenuta la celebrazione ha certamente accresciuto il fascino del rituale, con la messa a disposizione da parte del Consorzio di Bonifica di Ferrara della sede di Palazzo Naselli Crispi, che è stata prontamente riempita dalle tante autorità, rappresentanti istituzionali, giornalisti e normali cittadini che sabato mattina hanno partecipato in gran numero all’appuntamento.

A prender parola per i ringraziamenti sono stati quindi l’arcivescovo di Ferrara Gian Carlo Perego e l’operatore della Caritas ferrarese Michele Luciani. “La Caritas è il volto della chiesa nei confronti degli ultimi – ha ricordato Perego – e si compone della grande rete di volontariato che sta a testimonianza della carità di ogni cristiano. A fare il lavoro più diretto sono infatti i nostri operatori e il direttore Paolo Falaguasta”. Sulla falsariga Luciani ha aggiunto: “Io credo che questo premio sia prima di tutto dei volontari, perché è proprio nel valore della comunità che trova il suo senso il nostro servizio. La vicinanza ai bisognosi dà alla Caritas una presenza viva e ciò che fanno i volontari è tutta sostanza”.

L’evento ha anche rappresentato una preziosa occasione per inquadrare l’opera di carità e assistenza all’interno del contesto sociale odierno, sempre più colmo di disuguaglianze, come ha avuto modo di evidenziare Perego attraverso i dati del Rapporto annuale sulla povertà realizzato da Caritas italiana. “Oggi in Italia – ha affermato il vescovo – vive in condizioni di povertà assoluta circa il 10% della popolazione, che complessivamente corrispondono a oltre 5 milioni di poveri assoluti e 2 milioni di famiglie. Di fronte a questa situazione il ruolo di Caritas è diventato cruciale e si sottolinea fin d’ora l’urgenza di ampliare la copertura sia dell’assegno di inclusione che del supporto alla formazione lavoro, auspicando il ripristino di un sistema di sostegno universale continuativo che eviti l’esclusione delle tante persone in povertà assoluta del nostro paese”.

Cosa significhi concretamente oggi essere vicini agli ultimi è stato ben restituito dal vicario della diocesi Massimo Manservigi, che ha ripercorso l’istituzione della mensa per i poveri di via Brasavola, dal 1994 quando distribuiva una ventina di pasti, a oggi che ne distribuisce 10 mila in un anno. Altrettanto incisivo è stato il direttore di Caritas nazionale don Marco Pagniello nel dire che bisogna superare l’assistenzialismo e che “il povero non è soltanto portatore di bisogni ma anche di diritti e di risorse”. A questo proposito, ha poi dichiarato Pagniello, Caritas Italiana sta sviluppando un progetto pastorale di microfinanza chiamato Mi fido di te per alimentare quel diritto di accesso al credito che non sempre viene assicurato dai canali ordinari.

Su un altro piano, la cerimonia del Premio Stampa 2025 è stato anche il momento per le autorità di cittadine per far sentire la propria voce sul tema nodale della fragilità delle fasce di popolazione più vulnerabili, rispetto alle quali Caritas rappresenta un presidio insostituibile. Un concetto che è stato espresso con fermezza da tutti gli esponenti che sono intervenuti, a partire dal prefetto della città Massimo Marchesiello, l’assessore alle politiche sociali Cristina Coletti, il presidente della Provincia Daniele Garuti, i consiglieri regionali del Partito Democratico Paolo Calvano e Marcella Zappaterra e il presidente del Consorzio di Bonifica Stefano Calderoni.

A Caritas è stata infine consegnata un’opera realizzata con colori a olio dalla studentessa del liceo artistico Dosso Dossi Martina Taddia, che piena di emozione ha raccontato davanti alla folta platea di aver voluto raffigurare la prima pagina di un quotidiano in cui ben visibile si riconosce il profilo del Castello Estense per far così confluire i due temi portanti del Premio Stampa: “Il giornale viene quindi tenuto da due mani come se lo spettatore instaurasse un dialogo diretto con l’opera”, ha spiegato Taddia.

Una analisi sulla fase attraversata dal giornalismo era stata protagonista della prima parte della mattina, quando nel corso del seminario di formazione dedicato, erano state esaminate le condizioni sempre più precarie a cui si trova costretta la categoria. Al riguardo era intervenuto Matteo Naccari, segretario aggiunto di Fnsi, a cui avevano fatto eco convintamente le autorità presenti, nonché la presidente di Assostampa Antonella Vicenzi, il presidente di Aser Paolo Maria Amadasi e il vicepresidente regionale dell’Ordine dei giornalisti Alberto Lazzarini, sottolineando l’importanza che l’attività giornalistica riveste ogni giorno nella tutela della democrazia.

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