Turismo, per Ferrara ora c’è una nuova bella sfida all’insegna della programmazione e della qualità. È di questi giorni la presentazione del calendario di iniziative racchiuso in Ferrara, 30 anni città patrimonio Unesco: oltre 30 eventi che arricchiranno la già ampia programmazione cittadina dal prossimo mese fino a dicembre.
Una programmazione possibile, oltre all’Amministrazione comunale, con la collaborazione di tantissime associazioni e realtà che ogni giorno lavorano nel campo della cultura e del turismo. Turismo che, lo sappiamo, ha chiuso il 2024 con l’ambito traguardo delle 500 mila presenze, il numero più alto mai raggiunto. Concordo con il sindaco Alan Fabbri, insieme agli assessori Gulinelli e Fornasini, che i trent’anni Unesco rappresentino per Ferrara un’opportunità straordinaria, se non unica, di promuovere il nostro territorio con intelligenza, curiosità e passione. E, non ultimo, creare indotto economico.
Valorizzare il nostro patrimonio è quanto mai attuale. Una vera sfida che ci attende. Dallo chef stellato Carlo Cracco, chiamato a reinterpretare la cucina rinascimentale ferrarese con una ‘Cena di gala degli Este’ a ottobre, al cantautore Angelo Branduardi, protagonista di un concerto l’11 dicembre al teatro Comunale basato sulla storia e le musiche di Ferrara, tanti saranno gli appuntamenti da “sfruttare”, anche economicamente, come città e come tessuto imprenditoriale cittadino.
Sempre per i 30 anni del riconoscimento Unesco, proprio a Ferrara saranno organizzati gli Stati generali della Cultura, appuntamento imperdibile dedicato al mondo del lavoro in ambito culturale a cura della Fondazione Ferrara Arte, il 13 maggio al Ridotto. Seguono altri tantissimi eventi, tra concerti, mostre, percorsi cicloturistici, approfondimenti.
Cultura e turismo, va ricordato, infatti, non sono solo intrattenimento, ma anche economia e mondo del lavoro. Perché lo ribadisco? Perché tante, troppe, e spesso ridondanti volte dall’Opposizione sono emerse voci di allarme – il consueto Al lupo, al lupo! – segnalando la mancanza di programmazione, di visione, di valorizzazione del territorio.
Tutto era sempre e solo immaginato come un perenne ‘frizi & magna’ – come hanno più volte sbeffeggiato, senza mai supportare un lavoro invece condiviso con tante realtà che animano il sistema Ferrara, ragionato, programmato su ciò che più fa bene al nostro territorio: l’indotto del turismo.
Il Comune sta lavorando per far conoscere Ferrara come città a misura d’uomo, certamente d’alto valore culturale, senza che questa caratterizzazione possa inficiare anche lo stare bene che questa città offre: percorsi in bicicletta, i prodotti tipici locali da assaporare, la cornice spettacolare che la città offre al visitatore. Una città ancora dal ritmo ‘umano’, contro ogni frenesia quotidiana, che può essere competitiva rispetto ad altre mete ormai inflazionate e in “over tourism”. Lavorare su questo, con la città unita nel farlo, vuol dire creare indotto economico per Ferrara e per i ferraresi.
Chiedo alle associazioni di categoria di prendere parte con i propri iscritti ad approfondire la tematica dell’Unesco, arricchendo la città con proposte commerciali a tema. Rivolgo questo appello non tanto a chi grida al lupo! al lupo!, ma alla città che ha voglia di fare e di cambiare passo: accogliamo questa bella programmazione e supportiamola, prendiamone parte, aderiamo. Viva i 30 anni di Ferrara città meravigliosa, da scoprire e tutelata dall’Unesco.
Valentina Loredana Ionita
Gruppo Civica Fabbri
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