Sono tredici – su venti tra quelli mandati a processo – gli ultras ferraresi per cui la Procura di Ferrara ha chiesto l’assoluzione dopo il lancio di fumogeni in campo e i disordini postpartita nel derby di Serie B tra Spal e Parma, sfida che sancì la retrocessione in Serie C dei biancazzurri allenati da Massimo Oddo.
La richiesta del pm Andrea Maggioni è arrivata durante l’udienza preliminare del processo con rito abbreviato di ieri (mercoledì 2 marzo) che si sta celebrando davanti al gup Silvia Marini del tribunale di Ferrara.
In quella sede, esclusa la posizione di un imputato per cui è stata concessa la messa alla prova, poiché accusato del solo lancio di fumogeni, la pubblica accusa ha invece chiesto condanne che vanno da un minimo di un anno a un massimo di un anno e dieci mesi per i restanti sei tifosi che sono finiti alla sbarra.
I venti ultras sono accusati insieme ad altri dieci ultras del Parma. A loro – a vario titolo – vengono contestati il lancio di materiale pericoloso (la partita fu sospesa per quattro minuti a causa dei fumogeni, ndr), la resistenza a pubblico ufficiale aggravata e le lesioni personali aggravate per il ferimento di un poliziotto.
I fatti, avvenuti sia dentro che fuori lo stadio Paolo Mazza, risalgono al pomeriggio del 13 maggio 2023.
Dopo una dura contestazione alla squadra all’interno dell’impianto di corso Piave, le cronache raccontano di un accenno di guerriglia urbana al triplice fischio all’incrocio tra corso Vittorio Veneto e via Cassoli, quando i tifosi iniziarono un fitto lancio di bottiglie nelle vicinanze del parcheggio ospiti, raggiunto forzando la cintura di steward e forze dell’ordine.
Immediato fu l’intervento degli agenti del reparto Mobile della Polizia di Stato, che riuscirono a sedare la situazione, prima che degenerasse ulteriormente. Anche se, in quella circostanza, un sovrintendente capo della polizia di Stato fu colpito da una cinghiata e trasportato all’ospedale Sant’Anna di Cona dove gli fu dato un punto di sutura.
La sentenza è attesa nella mattinata del 28 aprile, mentre il 2 luglio sarà formalizzata la messa alla prova dell’unico tifoso a cui è stata concessa.
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