Ostellato. Oggi mercoledì 2 aprile alle ore 17 presso la biblioteca di Ostellato, in collaborazione con Anpi, verrà presentato il libro “Poi gli spari bucarono il cielo. Storia della partigiana Irma Bandiera” di Simona Hassan.
Chi era Irma Bandiera. Irma Bandiera nacque a Bologna l’8 aprile del 1915 da una famiglia benestante e sin da giovanissima mostrò una particolare sensibilità a ciò che accadeva intorno a lei. Infatti dopo aver aderito al Partito comunista aderì alla Resistenza con il nome di battaglia “Mimma”. Il movimento in questa zona d’Italia era particolarmente attivo e i partigiani il 5 agosto uccisero un ufficiale tedesco e un comandante delle brigate nere dando inizio a una vera e propria caccia agli appartenenti del gruppo.
Pochi giorni dopo, il 7 agosto del 1944, Irma fu arrestata, insieme ad altri due compagni. I genitori la cercarono ovunque ma solo la mattina del 14 agosto vennero informati che il corpo senza vita della giovane staffetta si trovava in strada, vicino allo stabilimento della ICO.
Irma era stata imprigionata a San Giorgio di Piano e poi consegnata a Renato Tartarotti, torturatore di professione, affinché confessasse i nomi degli appartenenti al movimento partigiano e le loro basi segrete
Fu torturata per sei giorni e sei notti ma non disse una parola, né fece alcun nome, neanche quando la portarono davanti alla casa dei genitori con la promessa di non farglieli vedere mai più se non avesse parlato. Ma lei non lo fece, se non per rispondere “Passeranno i morti, ma resteranno i sogni”. Come promesso, gli uomini in camicia nera le cavarono gli occhi e puntarono i mitra contro il suo corpo senza pietà.
Al termine della guerra, a Irma Bandiera fu riconosciuta una Medaglia d’oro al Valore Militare insieme a altre 18 partigiane d’Italia.
Prima fra le donne bolognesi ad impugnare le armi per la lotta nel nome della libertà, si batté sempre con leonino coraggio e fu faro luminoso per tutti i Patrioti bolognesi nella guerra di Liberazione.
Oggi Irma è sepolta nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani all’interno della Certosa di Bologna.
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