Lutto nel mondo del Palio di Ferrara e in particolare nella contrada di San Luca. È infatti scomparso Mirco Orlandini, storico contradaiolo e sbandieratore rossoverde, oltre a essere stato anche giudice, ispettore e componente della commissione storico artistica della Fisb, la Federazione Italiana degli Sbandieratori.
Un grandissimo vuoto. È questa la sensazione dopo la prematura dipartita di Mirco Orlandini. Tante sono le testimonianze raccolte tra i suoi amici e colleghi di contrada. Quella di Davide Zappaterra Lenti, campione di bandiera, coglie molto bene gli aspetti più tipici del suo carattere: “I suoi primi insegnamenti sono stati fondamentali: “Conquista la piazza, poi i giudici”. Ricordo ancora il mio primo titolo ai campionati italiani, quando eravamo in camera insieme. Quel pomeriggio prima delle finali, mi ha detto: “Sei primo, ma non hai ancora vinto”. Quando veniva agli allenamenti della grande squadra e diceva che era brutta, poi noi vincevamo. E lui che continuava a dire: “Comunque è brutta”. L’ultima volta che ci siamo visti, a maggio 2024, in piazza, mi ha detto: “Neanche in 8 ci stavamo a provare sotto lo scalone, e voi ci state in 16… c’è qualcosa che non va”. Però abbiamo vinto un’altra grande squadra e poi gli abbiamo regalato il titolo italiano”.
Riccardo Canali, ex musico ora dirigente, sintetizza l’importanza che la figura di Mirco ha avuto nella crescita dei giovani: “Mi ha insegnato cos’è l’amore per i colori e ai ragazzi quello per la bandiera”. Andrea Cocchi, altro nome storico per la Contrada: “E’ stato quasi un fratello maggiore, il capofamiglia di una famiglia allargata”. Ettore Maccaferri traccia una breve biografia: “Ha iniziato in Contrada nel 1973 come Cavaliere, per poi far parte del gruppo Sbandieratori, come Coppia, Piccola e Grande Squadra. Le bandiere del 1974 le ha decorate quasi tutte lui, con appositi pennarelli ad alcool rappresentando con stemmi, cavalieri e altri soggetti con l’abilità e creatività che gli apparteneva. Dal 1978 al 1980 Singolarista. Doppio Tradizionale, dal 1974 al 1977 e nel1979. Piccola Squadra dal 1974 al 1980 e dal 1982 al 1990. Nella Grande Squadra dal 1974 al1980 e dal 1982 al 1997, rimanendo per tanti anni ancora come Responsabile degli Sbandieratori”.
Mirco Orlandini, come detto, è stato anche giudice, ispettore e componente della commissione storico artistica della Fisb. Il ricordo di Sergio Guerra: “Era il 1975, ci trovavamo tutte le sere che non pioveva a provare sotto la luce dei lampioni e a fine allenamento una “birretta” in qualche pub. In quel periodo Mirco era anche uno dei disegnatori delle bandiere utilizzate in gara e la sua abilità artistica lo portò a disegnare bozzetti per costumi, cartoncini natalizi da distribuire durante le raccolte fondi e svariati stemmi di contrada. Alla fine degli anni 90 ci siamo messi a ristrutturare e costruire l’attuale sede di San Luca in via Ippodromo e Mirco era sempre presente, praticamente tutti i giorni per un paio di anni, contribuendo anche con ceramiche appositamente realizzate a mano da lui. Altro progetto “faraonico” è stata la realizzazione e pubblicazione del libro celebrativo dei primi 50 anni del Borgo San Luca, quando Mirco, insieme a Ettore Maccaferri e me, ha sfruttato la sua memoria storica ricordandosi avvenimenti, date, nomi e risultati successi in quel lasso di tempo”.
Vittorio Trabanelli, ex presidente di San Luca: “Con Mirco siamo amici da quando avevamo 14 anni, assieme prima negli Scout poi in Contrada. Compagni di banco alle superiori. Compagni di doppio in Piazzetta Municipale (quello bravo era lui). Amici da una vita. Si dice che un uomo per essere realizzato deve costruirsi la sua casa, Mirco e io lo abbiamo fatto, abbiamo costruito la nostra casa, la sede della Contrada”. Luca Bertazza, ex Presidente di San Luca: “Ha sempre spronato tutti a dare il meglio di sé e a non preoccuparsi, perché prima o poi il meglio sarebbe venuto fuori. Schietto e diretto, senza mezzi termini, ti spiegava cosa sbagliavi, incoraggiandoti a migliorarti. Un artista meticoloso con un’unica idea in testa: la contrada e il suo benessere. Ha disegnato bandiere, creato ceramiche, piatti commemorativi e dipinto caschi per il fantino. Durante la stesura del libro dei primi 50 anni della contrada mi faceva impazzire con i suoi continui cambiamenti agli articoli, aggiungendo ogni giorno nuovi ricordi e aneddoti che riteneva indispensabili”.
Infine, il pensiero del presidente attuale, Massimo Accorsi: “Mirco Orlandini è stato una delle prime persone che ho conosciuto in contrada nel 1986. Sguardo intenso, carattere un po’ burbero, ma sotto quei suoi baffoni un sorriso sempre pronto per tutti e un cuore immenso. Negli anni mi ha trasmesso i valori della contrada, la mentalità e l’appartenenza al Borgo San Luca. Valori che tutt’oggi cerchiamo di tramandare ai nostri giovani. Un giorno gli dissi che mi sarebbe piaciuto sbandierare e lui, notando le mie capacità, mi rispose “continua a fare il musico”. Mirco è San Luca”.
Mirco Orlandini lascia una grande eredità alla Contrada San Luca e alla collettività, con il libro che ha fortemente voluto e scritto in collaborazione con Ettore Maccaferri e Sergio Guerra, sui 50 anni di storia di Borgo San Luca, e in generale del Palio, che ha vissuto da protagonista per tutta la sua vita. Mancherà molto a tutti, ma in tutti ha lasciato qualcosa che rimarrà.
I funerali avranno luogo mercoledì 2 aprile con partenza dalla camera mortuaria in Fossato di Mortara per l’Aula del Commiato in Certosa Ferrara dove, alle ore 15, sarà possibile dare un ultimo saluto a Mirco Orlandini.
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