Cronaca
2 Aprile 2025
Il terzo ha chiesto invece l'abbreviato per la vicenda risalente al 10 maggio 2022 quando perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Due indagati verso il rito ordinario

di Pietro Perelli | 2 min

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Dei tre indagati per omicidio colposo a seguito della morte di Miz Mohamed Fawzy Abdou due hanno scelto di proseguire con il rito ordinario mentre uno ha preferito l’abbreviato. È quanto emerge dall’udienza preliminare che si è tenuta nella mattinata di ieri, 1 aprile. L’operaio edile 36enne di nazionalità egiziana era  impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta.

La tragedia era avvenuta durante la mattinata di martedì 10 maggio 2022 quando, stando a una prima ricostruzione, l’uomo perse l’equilibrio e precipitò giù da un’impalcatura che stava smontando al quarto piano di una palazzina all’interno di un cantiere della ditta Tassi Group Costruzioni di Cento, facendo un volo di circa quindici metri.

Subito dopo l’accaduto, la Procura di Ferrara aveva disposto l’autopsia sul corpo dell’operaio, dipendente di una ditta di Baricella, in provincia di Bologna, dove lo stesso abitava, e furono sentite una serie di persone per provare a ricostruire la vicenda in ogni minimo dettaglio.

Ma la lente degli inquirenti si concentrò soprattutto sulle misure di sicurezza adottate nel cantiere, messo sotto sequestro giudiziario dopo la tragedia.

Nello specifico, delegando gli accertamenti allo Spisal dell’Ausl di Ferrara, intervenuto sul posto con la Polizia di Stato, il focus degli uffici di via Mentessi si incentrò sul funzionamento e sul corretto utilizzo dell’imbracatura e della corda che avrebbero dovuto salvare la vita al 36enne in caso di caduta.

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