Attualità
29 Marzo 2025
Concluso positivamente un progetto di valorizzazione della cultura locale nel mondo

“Il teatro e il cinema al servizio della salute mentale tra Emilia-Romagna e Argentina”

di Redazione | 4 min

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Il Comune di Ferrara per l’anno 2024 ha partecipato al Bando per contributi ad attività ordinarie delle Associazioni di emiliano-romagnoli nel mondo, che attraverso la Legge Regionale 5/2015, da modo all’Assemblea Legislativa della Regione Emilia di promuovere e sostenere le iniziative e i progetti che hanno l’obiettivo di valorizzare il ruolo delle comunità di emiliano-romagnoli nel mondo.

Con questo Bando è promossa la realizzazione di attività da parte delle associazioni e delle federazioni fra associazioni di emiliano-romagnoli nel mondo allo scopo di rafforzarne le strutture organizzative e le capacità attrattive anche nei confronti dei giovani, discendenti o di nuova emigrazione.

Il progetto messo in campo dal Comune di Ferrara dal titolo “Il teatro e il cinema al servizio della salute mentale tra Emilia-Romagna e Argentina”, ha visto la partecipazione in veste di partner la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e in veste di soggetto esterno realizzatore il Teatro Nucleo Soc. Coop di Ferrara.

“Le azioni proposte e la positiva conclusione del progetto – sottolinea l’assessore comunale alla Cultura Marco Gulinelli – rappresentano un importante punto di arrivo ma anche un punto di partenza per nuove collaborazioni e iniziative sia a livello locale con le realtà del mondo culturale cittadino, sia a livello internazionale con un’apertura a realtà di altri paesi, volte a valorizzare il ruolo dell’arte e della cultura nel benessere sociale e nella salute mentale”.

Il progetto, è giunto con successo alla suo completamento anche grazie al sostegno della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo. L’evento ha avuto luogo nel corso del 2024 nell’ambito delle celebrazioni per il 50° anniversario del Teatro Nucleo e nel centenario della nascita di Franco Basaglia, figura chiave della Psichiatria Democratica. Il progetto ha visto la partecipazione di numerosi partner istituzionali e culturali tra Italia, Argentina, Uruguay e Brasile, tra cui la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, l’Università di Ferrara – Dipartimento di Architettura, l’associazione Aercor di Cordoba, l’associazione Nettuno di Obera-Misiones, l’Urerba di Buenos Aires, l’associazione Discendenti dell’Emilia-Romagna di Pergamino, Rede Unida Internazionale – Brasile, l’Instituto Gino Germani di Buenos Aires, la Facultad de Humanidades di Santiago del Estero, il Grupo de Teatro Callejero La Runfla di Buenos Aires, il Ciaae – Centro Italo-Argentino di Studi Avanzati dell’Università di Buenos Aires e l’Istituto Italiano di Cultura di Montevideo.

L’obiettivo principale dell’iniziativa è stato quello di mettere in luce l’importante funzione che hanno avuto il teatro e il cinema nell’ambito della Psichiatria Democratica, un movimento che ha avuto il suo culmine negli anni ’70 con l’approvazione della Legge Basaglia, la quale sancì la chiusura dei manicomi in Italia. Questa rivoluzione culturale e sociale ha avuto un’eco internazionale, influenzando anche l’Argentina, dove si è diffuso un messaggio di apertura e trasformazione sociale.

Il progetto si è sviluppato in due tappe:
1 – venerdì 18 ottobre 2024 a Palazzo Tassoni (Dipartimento di Architettura Ferrara – nella foto in alto) si è tenuta una giornata dedicata agli intrecci tra linguaggi artistici, linguaggi audiovisivi, design, comunicazione come impulso che crea e promuove movimenti, azioni, nuove potenzialità nell’ambito della Salute Mentale in relazione agli spazi della Città, con il convegno “Per ritrarre il grido che ho sognato. Teatro, Comunicazione, Design, Salute Mentale”. Una giornata all’insegna della ricerca, della condivisione e del dialogo tra professionisti delle Istituzioni Pubbliche, docenti universitari, operatori e operatrici di cinema, teatro e radio per riflettere e suggerire stimoli su come ripensare spazi e luoghi della città, e riprogrammare i servizi a beneficio di tuttə, attraverso il potere dell’arte che apre porte, crea e disegna nuovi spazi nella città, per contrastare la segregazione, rompere confini, includere e partecipare.

2 – La seconda tappa del progetto si è svolta in Argentina e Uruguay nel mese di novembre 2024 con il coinvolgimento del Foro de Salud Mental, Istituto Italiano di Cultura di Montevideo, le Università di Buenos Aires, Santiago del Estero e Catamarca, il Ciaae- Centro Italo-Argentino di Studi Avanzati (Ciaae- Centro Ítalo Argentino de Altos Estudios) dell’Università di Buenos Aires, il Grupo de Teatro Callejero La Runfla, l’Istituto Gino Germani della Uba (Università pubblica di Buenos Aires), la Emad (Escuela Metropolitana de Arte Dramatico), la Radio La Colifata, la Rede Unida Internacional. Alcune di queste realtà hanno preso parte anche al convegno del 18 di ottobre grazie al collegamento in streaming, creando un ponte ideale tra Italia e Argentina e offrendo un panorama su alcune importanti esperienze in questo ambito anche oltre oceano.

Nel corso del progetto, sono stati realizzati incontri, proiezioni, spettacoli, laboratori e seminari che hanno ripercorso il ruolo dell’arte nei processi di inclusione e cambiamento sociale. Un focus particolare è stato dedicato al lavoro del Teatro Nucleo negli spazi di Via Quartieri e Via della Ghiara a Ferrara, luoghi che hanno rappresentato un’importante fucina culturale negli anni ’80. Qui, attraverso eventi e collaborazioni con artisti internazionali, si è contribuito a rompere barriere e a stimolare un dialogo aperto con la cittadinanza.

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