Bibbia e moschetto una volta, Bibbia e drone oggi, il resto non cambia!
L’inno di Mameli in versione originaria come materia di insegnamento obbligatoria nelle scuole: siamo pronti alla morte l’Italia chiamò! E tra un po’ chiamerà davvero ragazze e ragazzi che non avete conosciuto la Leva ma finirete direttamente in guerra, perché “la preparazione militare ha un ruolo preventivo fondamentale” pontifica un consigliere comunale in età da pensione, il quale aggiunge :“Non va inoltre scordato come in un’epoca di crescenti tensioni internazionali, una retorica esclusivamente pacifista rischia di essere percepita come idealistica e poco realistica”.
Cioè parlare di pace è retorico perché il mondo si sta indirizzando verso la guerra e tanto vale essere pronti, come suggerisce la gaia commissaria europea Hadja Lahbib mentre estrae da una borsetta che neanche Eta Beta.. il kit di sopravvivenza!
A che serve studiare la Costituzione, insieme alla Bibbia, se poi l’art.11 della Costituzione, quello che dopo la Seconda Guerra Mondiale si premurò di sancire che l’Italia ripudia la guerra, viene usato come carta igienica! Noi solo in missione ONU – cerca di ammansire la nostra Premier di fronte alle richieste dell’asse Parigi – Berlino – Londra che vuole truppe pronte a combattere in Ucraina – e solo in missione di peacekeeping.
Un peacekeeping di cui Zelensky per esempio, non sa che farsene se i soldati non saranno pronti a combattere ed ecco che a scuola si prepara il nuovo esercito di fieri italiani pronti alla morte, solo dalla parte prestabilita sia ben chiaro. Perché di manutentori della pace, seppur in tenuta militare, a Gaza per esempio, dove si muore di brutto solo per il fatto di esserci nati, nessuno ne parla!
Ci sono luoghi dove fare la guerra per fare la pace sembra l’ideale e altri in cui va bene la guerra senza nessuna speranza di pace. Sono i valori nazionali di quell’Occidente che a scuola deve studiare soltanto la propria storia: esplorarsi per bene il proprio ombelico come fosse davvero l’Ombelico del Mondo.
La politica nazionale? Sì è in fondo a destra!
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com