Una legge di bilancio da 14,3 miliardi di euro, con nuove entrate provenienti da maggiorazioni Irpef, Irap, bollo auto e ticket sanitari e maggiori investimenti nei servizi, in particolare nell’ambito della non autosufficienza, nella cura del territorio, nel trasporto pubblico locale, nelle politiche abitative e in quelle educative. L’Assemblea legislativa ha approvato il Bilancio di previsione 2025-2027 della Regione Emilia-Romagna.
L’approvazione, a maggioranza, del “pacchetto Bilancio 2025-2027” è arrivata dopo un lungo dibattito. La maggioranza di centrosinistra Pd-Avs-Civici con de Pascale-Movimento 5 Stelle ha parlato di una manovra di bilancio nell’interesse dei cittadini, che tutela la sanità pubblica, colpita dai tagli del governo, senza pesare sui redditi bassi, mentre l’opposizione di centrodestra FdI-FI-Rete civica-Lega l’ha criticata, soprattutto per il ricorso alla leva fiscale, considerato solo un modo per coprire gli errori politici del passato, che si sarebbero potuti recuperare razionalizzando la spesa. Nella replica, il presidente della giunta Michele De Pascale ha ribadito come la Regione abbia agito nell’interesse dei cittadini emiliano-romagnoli soprattutto a fronte della decisione del governo di non assicurare una sufficiente copertura al fondo sanitario.
L’Assemblea legislativa ha anche approvato alcuni degli ordini del giorno presentanti dai gruppi consigliari: fra questi, quello di M5Stelle-Pd-Avs per chiedere un piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, quello a prima firma di Marcella Zappaterra (Pd) a sostegno delle imprese danneggiate dal granchio blu, quello di Rete civica-Pd-FI-Avs-M5Stelle per chiedere una fiscalità a tutela del terzo settore a prima firma di Elena Ugolini (Rete civica), quello a prima firma di Maria Laura Arduini (Pd) per rendere gratuite le cure sanitarie per chi ha subito violenze, quello del Pd per sostenere le cooperative di comunità, e quello di Valentina Castaldini (FI) che chiede di valorizzare i luoghi giubilari, citando, ad esempio, il Villaggio senza Barriere di Tolè e luoghi della memoria del martirio di Monte Sole, entrambi sull’Appennino bolognese.
Approvato anche un ordine del giorno di Pd-Avd-Civici con De Pascale-M5 Stelle, a prima firma di Paolo Calvano (Pd) e sottoscritto dalle forze di maggioranza e di minoranza, per esprimere solidarietà ai lavoratori dell’Agenzia di stampa Dire per tutelarne la professionalità e i posti di lavoro, chiedendo anche al governo di intervenire in tal senso.
Disco verde anche a tre ordini del giorno di Tommaso Fiazza (Lega): la richiesta di prevedere fondi regionali per i mezzi della polizia locale, per favorire la formazione dei camionisti per raggiungere la patente di categoria, e per permettere di autocertificare i documenti presentanti per partecipare a bandi regionali se già i suddetti documenti son in possesso della Regione e Agenzie regionali partecipate.
“Dobbiamo costruire una società che prevenga le violenze, servono interventi per emancipare le vittime per questo propongo l’istituzione di un codice di gratuità per chi ha subito violenze”, spiega Maria Laura Arduini (Pd), mentre Anna Fornili (Pd) ha chiesto interventi per sostenere le attività sportive per i ragazzi con disabilità. Francesco Critelli (Pd), invece, chiede maggiori risorse per il fondo per l’affitto, alla luce soprattutto dell’azzeramento di quello nazionale.
“Manovra iniqua, per questo il nostro voto è contrario”, spiega Marta Evangelisti (FdI). Sulla stessa linea Pietro Vignali (FI) che chiede una revisione della spesa sanitaria per evitare il ricorso alla leva fiscale regionale. Tommaso Fiazza (Lega) boccia l’intero documento, chiedendo più attenzione alla sanità territoriale e ribadendo la richiesta (insieme ai colleghi del centrodestra) che l’aumento dell’Irap non diventi strutturale ma resti in vigore solo per il triennio.
Nel complesso, il bilancio di previsione 2025-2027 muove risorse per 14,3 miliardi di euro: di questi, 10 sono sul comparto sanità. Si prevedono, fra l’altro, nuovi investimenti per 1,9 miliardi di euro su lavoro, imprese e comunità, 167 milioni per sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente, 109,5 milioni per agricoltura, 58 milioni per turismo, 672 milioni per trasporti, viabilità e mobilità, 265 milioni sullo sviluppo economico, 284 milioni sulle politiche per lavoro e formazione professionale, 57 milioni per l’edilizia, 17 milioni per politiche giovanili, sport e tempo libero, 73 milioni per istruzione e diritto allo studio, 110 milioni per energia e diversificazione delle fonti energetiche, 105 milioni per politiche sociali e famiglia.
“Abbiamo costruito un bilancio che guarda al futuro della nostra Regione con responsabilità e visione, nonostante i tagli imposti dal Governo agli enti locali e alle Regioni, che per l’Emilia-Romagna significano una perdita di quasi mezzo miliardo di euro dal 2025 al 2029. Abbiamo ritoccato la tassazione locale così come sono stati costretti a fare molti enti territoriali in modo trasversale, cito Ferrara, l’Abruzzo, il Veneto”, dichiara Paolo Calvano. “La nostra priorità è proteggere i servizi essenziali e prevenire un arretramento che colpirebbe cittadini e comunità. Per questo investiamo nella sanità pubblica, potenziamo il fondo per la non autosufficienza, sosteniamo le famiglie con aiuti per nidi e centri estivi, favoriamo l’accesso alla casa, rafforziamo le politiche per il lavoro e miglioriamo il trasporto pubblico locale”. La sanità pubblica rappresenta il cuore della programmazione finanziaria regionale, con investimenti destinati a mantenere l’equilibrio finanziario del sistema e potenziare l’offerta sanitaria, a partire dalle Case di Comunità, i Cau e le Aggregazioni Funzionali Territoriali, con oltre 10 miliardi di euro stanziati. Un altro pilastro fondamentale è la tutela del territorio e la prevenzione del rischio idrogeologico: nel bilancio 2025-2027 sono stati destinati oltre 140 milioni di euro alla manutenzione di fiumi, coste e frane, raddoppiando le risorse rispetto agli anni precedenti. “I cambiamenti climatici sono una sfida che non possiamo rimandare: servono azioni concrete per garantire la sicurezza del nostro territorio e dei cittadini”, sottolinea Calvano. Sul fronte della mobilità sostenibile, la Regione ha previsto un incremento delle risorse per il trasporto pubblico locale, con 15 milioni di euro in più nel 2025, e un investimento significativo per il rinnovo della flotta ferroviaria e il potenziamento del trasporto pubblico. “Vogliamo una Regione più moderna e sostenibile, con infrastrutture adeguate alle esigenze dei cittadini”, aggiunge. Particolare attenzione viene data anche alle aree interne proseguendo l’attuazione delle strategie di sviluppo in quelle aree e garantendo condizioni agevolate per l’accesso ai servizi, a partire dai nidi. Non lasciamo indietro nessun territorio: ogni area dell’Emilia-Romagna deve avere pari opportunità di sviluppo”, prosegue. “Il contesto finanziario nazionale desta preoccupazione, tra un sottofinanziamento della sanità che continua a peggiorare, il crescente contributo richiesto alle Regioni per la finanza pubblica e il definanziamento degli investimenti per gli enti locali. Nonostante questo, abbiamo costruito un Bilancio solido, con l’obiettivo di proteggere i servizi fondamentali e sostenere la crescita del territorio. Il nostro impegno è chiaro: non arretrare sui diritti dei cittadini e continuare a investire nel futuro dell’Emilia-Romagna”, conclude Calvano.
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