Cimiteri di notizie
Ogni giornalista ucciso è un osservatore della condizione umana in meno. Ogni attacco distorce la realtà creando un clima di paura e autocensura
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Intervento del candidato alla segreteria comunale del Pd Leonardo Uba in occasione della Giornata dell'Europa. "La Giornata dell’Europa, nel 2025, non è solo un anniversario storico. È uno specchio del presente e una finestra sul futuro"
"Cittadini del mondo, ma non di Chiesuol del Fosso". Apre con queste parole la replica del sindaco Alan Fabbri dopo l'assemblea di ieri che ha visto riunirsi, nonostante la pioggia, molte persone per sostenere l'associazione Cittadini del Mondo
Un nuovo appuntamento della scuola di formazione politica del Pd Mosaico sabato 10 maggio alle ore 10 presso il Consorzio Factory Grisù di Ferrara arriva la senatrice del Pd Susanna Camusso
Oltre 150 persone hanno aderito alla chiamata collettiva di questa realtà oggi minacciata da una decisione che sa di silenziosa cancellazione: lo sfratto imposto dal Comune entro il 30 maggio, senza un'alternativa concreta
Nel Consiglio comunale del 24 marzo 2025 erano iscritte all’ordine del giorno tre mozioni presentate rispettivamente dal movimento 5S, dalla minoranza formata dai gruppi Partito Democratico- civica La Comune- civica Anselmo, ed una mozione presentata dai gruppi di maggioranza.
Le mozioni, pur con motivazioni e argomentazioni differenti, impegnavano tutte il Sindaco ad attivarsi presso la presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina in coerenza con le risoluzioni delle Nazioni Unite e di analoghe risoluzioni presentate da numerosi Stati membri dell’unione Europea e di altri Paesi.
Nella mozione presentata da PD, civica La comune e civica Anselmo in premessa si richiama la necessità del riconoscimento dello stato di Palestina come condizione necessaria per garantire la stabilità in Medio Oriente e per favorire una soluzione equa e duratura ad un conflitto israelo-palestinese che dura ormai da oltre 80 anni.
Nel documento condanniamo fermamente gli efferati attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023, con l’uccisione di centinaia di civili inermi e la presa di ostaggi;
ma altrettanto fermamente condanniamo e denunciamo la spropositata reazione del governo israeliano che ha deciso la punizione collettiva del popolo palestinese. Con la distruzione di Gaza e provocando l’uccisione di decine di migliaia di civili tra cui un numero elevatissimo di minori.
Si tratta di azioni che non solo mirano alla recrudescenza di un conflitto cui non si intravvedono sbocchi, ma allontanano sia il diritto del Popolo palestinese ad uno Stato e a confini precisi, sia il diritto del popolo israeliano di vivere in sicurezza nel proprio Stato.
In altri termini si tratta di azioni e strategie con finalità politiche simmetriche, che hanno l’unico scopo di allontanare qualunque prospettiva di pace.
Tenuto conto dei rapporti di forza totalmente squilibrati sul piano militare a vantaggio di Israele abbiamo denunciato nella mozione le dichiarazioni irresponsabili e provocatorie del Primo ministro israeliano e del presidente Americano Trump, finalizzate ad una deportazione dei palestinesi di Gaza in altri paesi arabi. Abbiamo condannato con forza inoltre la ripresa dei bombardamenti notturni senza preavviso su ciò che rimane di Gaza, interrompendo la tregua in atto da gennaio e provocando altre centinaia di morti civili tra cui almeno 200 bambini.
Una ripresa di ostilità che sembra rispondere ad esigenze di tenuta politica del Governo Netanyahu e mina ulteriormente e sistematicamente ogni possibilità di costruire una convenienza pacifica tra i due popoli; negando nei fatti e nei comportamenti non solo la possibilità ma anche la stessa speranza dell’esistenza di uno Stato di Palestina.
Una soluzione unilaterale e drammatica del conflitto che, se non fermato, rischia di trasformarsi in un vero e proprio genocidio per questa martoriata popolazione.
Il Gruppo Consigliare del Partito Democratico, con riferimento alle contestazioni che hanno interrotto i lavori del Consiglio, comprende pienamente le motivazioni della protesta da parte delle associazioni palestinesi ma, allo stesso tempo, non condivide le modalità adottate che hanno di fatto impedito lo svolgimento del dibattito e del voto sulle mozioni. Un dibattito a cui erano già iscritti e pronti ad intervenire diversi consiglieri del PD.
In quanto al Sindaco, che si è presentato in Consiglio solo al momento della presentazione delle mozioni, ne rimarchiamo la reazione scomposta e provocatoria contro i contestatori, rispondendo alle proteste con invettive indiscriminate, sia nei confronti dei palestinesi che nei confronti delle forze politiche di minoranza in Consiglio Comunale, compreso il Partito Democratico.
Un comportamento non rispondente alle sue responsabilità istituzionali e politicamente scorretto, che ha colto al volo l’interruzione per togliersi dall’imbarazzo politico di dover dare seguito a quanto richiesto con le mozioni, compresa quella della maggioranza: cioè di attivarsi politicamente per il riconoscimento dello Stato di Palestina.
Per il Gruppo Consigliare Partito Democratico
Il Capogruppo Massimo Buriani
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