di Camilla Mondini
Sono stati più di 500 gli agricoltori scesi in piazza con le giacche gialle e le bandiere di Coldiretti per manifestare contro le nutrie e chiedere “trasparenza commerciale” sui prezzi.
Il corteo è iniziato davanti al duomo alle 9 alla presenza anche di tutti i primi cittadini della provincia di Ferrara. Gli agricoltori hanno poi sfilato, con musica e bandiere spiegate, fino alla Prefettura dove una delegazione di Coldiretti ha incontrato il prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello, il presidente della provincia Daniele Garuti, il vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara Ravenna Paolo Govoni e la comandante della polizia provinciale Roberta Artioli.
Sono diverse le problematiche sollevate durante il tavolo di confronto. È Paolo Govoni il primo a rassicurare la delegazione Coldiretti: “Abbiamo già fatto un tavolo e posto la questione. La Camera di Commercio è consapevole del lavoro del vostro settore, questa manifestazione rappresenta un ulteriore spunto per sollecitare una risposta alle domande”.
È proprio la parte del commercio a preoccupare il presidente di Coldiretti Ferrara, Federico Fugaroli, che si esprime in merito alla trasparenza: “Chiediamo chiarezza e informazione per una civiltà democratica commerciale. Gli agricoltori prendono poco da un prodotto che poi nella filiera si gonfia. In epoca di raccolta le informazioni commerciali ci vengono date dalla camera di commercio di Bologna, ma c’è un tipo di produzione diversa rispetto a Ferrara. Diciamo che la parte del commercio fa un po’ lo “zoccolo duro”, nel senso che chi compra un prodotto da noi in realtà lo ritira in conferimento e lo paga dopo 8 mesi, credo che sia nostro diritto sapere informazioni sul mercato del prodotto che viene consegnato”. “Abbiamo potuto rappresentare ai nostri interlocutori – afferma Fugaroli – la necessità di dare risposte concrete e quindi ben venga la disponibilità della Camera di Commercio a riprendere le fila per la costituzione di una commissione per la rilevazione dei prezzi, che a questo punto auspichiamo possa diventare realtà al più presto, anche con l’autorevole interessamento del Prefetto, così come l’impegno dello stesso Prefetto a riconvocare il tavolo di coordinamento per esaminare le nostre proposte per tentare di ridurre in modo significativo le nutrie nella nostra provincia, che sappiamo essere un territorio vasto e molto adatto alla loro proliferazione. Motivi in più per attuare quanto già le leggi e le norme consentono ed immaginare anche strumenti realmente efficaci e proposte ulteriori in quanto a metodi e armi a disposizione, consapevoli, come testimoniato dai tanti rappresentanti dei Comuni, che ringraziamo della presenza a supporto delle nostre richieste e dello stesso presidente della Provincia, in ordine a danni che riguardano non solo le produzioni agricole ma anche infrastrutture idrauliche e viarie e la sicurezza dei cittadini. Nel nostro documento – conclude Fugaroli – abbiamo posto sia temi di immediata possibile attuazione, che di prospettiva ben sapendo che sono necessari approfondimenti giuridici, ma intanto ci metteremo a disposizione per individuare siti in cui far operare polizia provinciale e coadiutori in modo prioritario e condividere informazioni per la maggior efficacia degli interventi di applicazione del piano regionale di controllo, compresa la segnalazione di atti di vandalismo e distruzione delle gabbie di cattura o intimidazione degli operatori di questo pubblico servizio”.
A esprimersi in merito alla problematica diffusa delle nutrie è il direttore Alessandro Visotti che esprime profonda preoccupazione perché, come spiega, nonostante l’impegno nella cattura e nella caccia di questi roditori i risultati tarderebbero ad arrivare.
“Nel 2023 le nutrie abbattute sono state 42mila e nel 2024 45mila – spiega Roberta Artioli – è importante definire delle aree di intervento mirate, anche con la vostra collaborazione (si riferisce agli agricoltori ndr) di modo che si possa agire tempestivamente e in minor tempo”.
Il prefetto Massimo Marchesiello ha ribadito l’importanza di attenzionare maggiormente il problema delle nutrie: “Sono un problema per l’agricoltura, per le strade e anche per gli impianti idraulici. Chi compie atti di vandalismo nei confronti di abbatte o cattura le nutrie non capisce che sta facendo un doppio danno”.
Durante il tavolo di confronto è stato consegnato un documento alle istituzioni con otto punti che riassumono le richieste degli agricoltori. Un approfondimento sul loro contenuto sarà oggetto di successivi incontri.