“Vivere A-Metropolitano – Festival dell’Architettura Ferrara 2025”, è la rassegna di architettura dedicata alla provincia italiana e internazionale che si terrà per la prima edizione tra Ferrara e il Delta del Po (Argenta e Volano). Da lunedì 31 marzo a venerdì 11 aprile sono in programma talk, mostre, tour fluviali, workshop e lectio magistralis diffuse nel territorio con l’obiettivo dichiarato di “esplorare l’urbanità rarefatta e il paesaggio anfibio, per ritrovare nella dimensione provinciale una possibile risorsa, calata nello scenario specifico della provincia italiana”.
Fino a mercoledì 23 aprile visitabili tre installazioni (tavolo da ping pong sull’area della Nuova Darsena, artefatto in canniccio nei pressi del Centro culturale Mercato di Argenta, un’installazione fluviale vicino al canale della Darsena e in fase di elaborazione). Info sul sito web h-p-o.eu/va-m.
All’incontro di presentazione del festival sono intervenuti l’assessore comunale alle Politiche giovanili Chiara Scaramagli, il presidente dell’aps Hpo che organizza il festival Oreste Montinaro, il docente del Dipartimento di Architettura Unife Antonello Stella, il presidente dell’impresa sociale Basso Profilo Leonardo Delmonte, il dirigente del settore Istruzione e del servizio Giovani comunale Sandro Bastia.
“Una bellissima iniziativa – ha sottolineato l’assessore Scaramagli – organizzata da associazione Hpo e patrocinata dal Comune di Ferrara. Il festival si svilupperà attraverso una serie di eventi a cura di un’associazione di giovani architetti. È un’iniziativa che valorizza in maniera nuova il territorio per promuovere le risorse naturali, l’imprenditorialità, la vocazione turistica, ma anche il senso di appartenenza della comunità locale. Meritevole che giovani talenti, che si sono laureati all’Università di Ferrara e che lavorano su più fronti non solo locali, abbiano deciso di aprire un’attività qui a Ferrara. Il festival coinvolge profili diversi, mettendo assieme professionisti, accademici, cittadini e studenti in una rete produttiva e creativa che siamo orgogliosi di sostenere”.
Il termine “a-metropolitano” non si limita a indicare una mancanza o una privazione, ma introduce una volontà di emancipazione e indipendenza. Pur considerando lo spazio urbano come principale risorsa e soluzione del vivere contemporaneo, Vivere A-Metropolitano offre uno spazio per azioni e testimonianze sull’architettura, i paesaggi e le idee della provincia, conferendo un nuovo significato a quei luoghi caratterizzati da bassa densità che non corrispondono e non ambiscono alla dimensione della metropoli.
Il programma coinvolge professionisti e accademici attivi in diversi ambiti disciplinari, compresi quelli dell’urbanistica e dell’architettura del paesaggio, insieme a curatori, associazioni, istituzioni e cittadini in un dialogo che unisce sia chi la provincia la abita sia chi la evita.
Si parte lunedì 31 marzo alle ore 17 nella Sala Estense con una conferenza inaugurale insieme a Studio Albori, realtà nota per l’attenzione alle questioni energetiche e ambientali nel loro intersecarsi con la dimensione dell’abitare quotidiano.
Giovedì 3 aprile, dalle ore 15, il Centro Culturale Mercato di Argenta ospita l'”unconference“ Appaludare sul tema “Co-Creare Paesaggio” con Zeno Franchini, Michael Obrist, Leonardo Delogu, Sara Alberani e Andrea Bagnato, seguita dalla presentazione dell’artefatto realizzato nel workshop Ecosistemi Vernacolari (31 marzo – 3 aprile), dedicato ai paesaggi anfibi del Delta del Po.
L’altro workshop in programma è Là dove gli argini sprofondano (1-3 aprile), esplorazione rituale e collettiva del paesaggio deltizio di Ferrara che culmina con la realizzazione di un’installazione e comprende una serie di talk aperte al pubblico.
È nel weekend, però, che si entra nel vivo dell’evento.
Sabato 5 marzo l’intera giornata si svolge presso il Laboratorio Aperto Ferrara (Ex-Teatro Verdi) affrontando il tema del festival attraverso talk, presentazioni e una tavola rotonda alla quale interverranno ricercatori ed esperti come il sociologo Giovanni Semi, la direttrice della rivista Vesper e teorica dell’architettura Sara Marini e tanti altri progettisti. Domenica 6 aprile dalle ore 12 è, invece, possibile partecipare all‘esplorazione guidata in navigazione del Parco Regionale del Delta del Po, con partenza da Volano e tappe alla Sacca di Goro, Isola dell’Amore.
Non mancano le mostre. Per tutta la durata del festival alcune bacheche pubblicitarie 6×3 lungo le strade statali di Ferrara espongono diverse opere visive e fotografie a tema Vivere A-Metropolitano.
Martedì 1 aprile alle ore 18.30 inaugura a Palazzo Tassoni, sede del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, Grüße aus Südtirol / Saluti dall’Alto Adige, che esplora l’intersezione tra architettura e arte attraverso alcuni progetti realizzati nello spazio alpino.
Tra i nomi in mostra anche Werner Tscholl, pioniere dell’architettura nell’arco alpino, protagonista poi mercoledì 2 aprile alle ore 10.30 di una lectio magistralis nell’Aula D3 del Dipartimento di Architettura di Ferrara.
Altro ospite di rilievo è, infine, lo scrittore Wu Ming 1, che mercoledì 2 aprile alle ore 20.45 presenterà al Centro Culturale Mercato di Argenta il suo ultimo libro Gli Uomini Pesce (Einaudi, 2024), ambientato proprio tra i paesaggi del Delta del Po, e venerdì 11 aprile, alle ore 14.30 presso Hpo Hq, sede di Hpo, chiuderà l’evento conversando con Romeo Farinella, professore di Progettazione Urbanistica del Dipartimento di Architettura.
Il festival proseguirà per tutto il 2025 con alcune appendici all’estero che si svolgeranno tra Pècs (Ungheria), Graz (Austria) e Tirana (Albania).
Il programma completo è disponibile su www.h-p-o.eu/va-m
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