Politica
26 Marzo 2025
La risposta al sindaco: “Vi rendete complici del genocidio del nostro popolo”

I Palestinesi contro Alan Fabbri che li ha chiamati terroristi

di Redazione | 2 min

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Non ci stanno a passare per terroristi. Non ci stanno a sentir dire che hanno fatto irruzione in consiglio comunale quando erano entrati normalmente come pubblico. E non ci stanno a sentirsi attaccati da chi ha accolto l’ambasciatore di un primo ministro ricercato a livello internazionale per crimini contro l’umanità.

I rappresentanti di Ferrara per la Palestina pretendono delle scuse “per le gravi e violente offese rivolte dalla maggioranza verso la nostra comunità! Tutto ciò è avvenuto dopo che il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, ha accolto calorosamente in città l’ambasciatore dello stato terrorista di Israele”.

A monte della rabbia dei componenti di Ferrara per la Palestina sta anche il fatto che “gli scorsi giorni Israele ha deciso di violare il cessate il fuoco, dichiarando pubblicamente di voler sterminare tutta la popolazione di Gaza. Tutto questo, dopo un anno e mezzo di genocidio, dopo 76 anni di occupazione. Tutto questo, mentre lo Stato italiano continua ad offrire il suo supporto incondizionato ai sionisti. Noi abbiamo deciso di dire basta! Abbiamo deciso di agire!”.

Secondo Ferrara per la Palestina “la risposta del sindaco è stata chiara e netta, in sede istituzionale ci ha urlato contro “terroristi”, e ci ha urlato contro “tornate a casa vostra”. I terroristi sono i coloni israeliani che rubano le nostre case, che da 76 anni occupano la nostra terra! Terrorista è Israele, insieme a tutti i loro servi. Ci torneremo a casa nostra, ci torneremo in Palestina, dopo averla liberata!”.

“Se pensate che staremo a guardare – concludono -, se pensate che scenderemo a compromessi, mentre vi rendete complici del genocidio del nostro popolo, sappiate che non esiste pace senza giustizia, e noi non vi daremo pace, fino a quando la Palestina non sarà libera, dal fiume, al mare!”.

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