Politica
26 Marzo 2025
Il sindaco Pagnoni è "esterrefatto" mentre l'assessore Paglia si attiverà "per togliere dal tavolo la minaccia dei licenziamenti". Calvano: "Pronti a ogni iniziativa utile per cambiare rotta"

Berco. Regione e Comune al fianco dei lavoratori

di Redazione | 3 min

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Per Berco la preoccupazione è tanta. Il Comune di Copparo, il cui sindaco Fabrizio Pagnoni si è detto “esterrefatto”, così come la Regione Emilia Romagna hanno osservato attentamente e atteso l’esito dell’incontro tra i sindacati e i vertici aziendali che si è tenuto lunedì 24 nella sede ferrarese di Confindustria.

Un incontro che non ha portato all’esito sperato con i lavoratori che non hanno mancato di esprimere la propria delusione durante le assemblee di martedì 25 nella quali hanno discusso anche di come procedere la mobilitazione.

“Siamo molto preoccupati – ha detto l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia -. Insieme a tutte le altre Istituzioni coinvolte nella crisi della Berco ci attiveremo già nelle prossime ore affinché prevalga la ragionevolezza e si tolga dal tavolo la minaccia dei licenziamenti. Si può discutere di tutto, ma non giocare con la vita delle persone”.

“Tutte le istituzioni – aggiunge il capogruppo ferrarese del Pd nell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna – devono rispondere all’appello dei lavoratori e delle lavoratrici della Berco, perché dopo l’esito negativo del confronto di ieri è diventato ancora più urgente adottare ogni iniziativa utile per far cambiare rotta a Berco e Thyssenkrupp“.

Siamo al fianco – aggiunge Calvano – di chi sta lottando non solo per difendere il proprio posto di lavoro, ma anche per evitare che questa vicenda diventi un pericoloso precedente, con gravi ripercussioni sulle relazioni industriali e sulle comunità locali”.

Paglia non dimentica di ricorda “il precedente passaggio presso la Prefettura di Ferrara” che “aveva aperto alla possibilità, ora disattesa, del ritiro della procedura di licenziamento, nel contesto di una trattativa per la revisione della contrattazione aziendale“. Un incontro che aveva posto delle basi che facevano ben sperare, come raccontato da Stefano Bondi (Fiom) anche ai nostri taccuini.

“Siamo vicini alle lavoratrici e ai lavoratori – conclude Paglia -, che hanno già rinunciato a quote indispensabili del loro salario, pur di difendere il futuro della fabbrica, e che vedono con preoccupazione crescente i giorni passare senza una soluzione positiva”.

“Ho seguito – racconta il sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni – le 12 ore di tavolo di negoziazione e, saputo nella notte che l’esame congiunto non ha portato ad alcun esito, sono rimasto esterrefatto. Abbiamo accarezzato a più riprese il raggiungimento di un accordo, dal momento che era stato fatto un lavoro intenso e meticoloso a monte dell’incontro di ieri in Confindustria, con un impegno ineccepibile da parte del prefetto, che ringrazio anche per la sensibilità territoriale sempre dimostrata”.

Mandato a monte quel lavoro – aggiunge – rimaniamo con i licenziamenti collettivi unilaterali e la disdetta dell’integrativo da affrontare in un tempo che è rimasto breve. Nei prossimi trenta giorni abbiamo molte azioni da mettere in campo, a partire dai tavoli in Regione e dal un nuovo interessamento del Mimit, e abbiamo un fronte parallelo a cui guardare con particolare attenzione”.

“Dal momento che la battaglia continua – conclude – siamo chiamati infatti ad agire con determinazione e rapidità anche sul fronte del sostegno ai lavoratori che stanno conducendo una lotta per la tenuta e il futuro del nostro territorio”.

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