Attualità
26 Marzo 2025
Il Forum: "Si legittima il fatto che dovremo tenerci l’inceneritore con l’attuale capacità produttiva perlomeno fino al 2029"

Ferrara Partecipata: “Accordo Hera-Comune sbagliato e controproducente”

di Redazione | 3 min

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Il Forum Ferrara Partecipata dice “no” all’accordo tra Hera e Comune di Ferrara che stabilisce un indennizzo di 2,6 milioni di euro per il quadrienni 2021-2025 e altri 600mila annui fino al 2029 con la possibilità in seguito di riconfermare gli oneri. L’accordo prevede il riconoscimento di 9 euro per ogni tonnellata di rifiuti speciali non pericolosi inceneriti nell’impianto di via Cesare Diana.

“Riteniamo tale scelta – fa sapere il Forum – sbagliata e controproducente”. In primo luogo ritengono “quest’accordo l’amministrazione comunale smentisce se stessa”. “Nel 2021 – dicono -, quando si decise di aumentare la capacità produttiva dell’inceneritore da 130.000 a 142.000 tonn/anno, il Comune di Ferrara si dichiarò contrario. Annunciò di adire le vie legali con un ricorso al Tar, ricorso di cui si sono perse le tracce e della cui fine l’amministrazione comunale dovrebbe rendere conto alla cittadinanza”.

“Soprattutto, però – aggiungono -, con quest’accordo, si legittima il fatto che dovremo tenerci l’inceneritore con l’attuale capacità produttiva perlomeno fino al 2029, con la quasi certezza di proseguire anche successivamente. Si decide così di monetizzare la salute dei cittadini: per un po’ di soldi in più, si continua ad alimentare l’inceneritore che, notoriamente, procura problemi seri dovuti all’emissione di sostanze inquinanti nell’ambiente. L’Amministrazione comunale di Ferrara sposa una linea assolutamente contraria agli interessi dei cittadini, passando da un finto contrasto dell’aumento dell’incenerimento ad una sua piena accettazione”.

L’aumento della capacità del termovalorizzatore da 130mila tonnellate alle 142mila attuali fu approvato dalla Conferenza dei Servizi (di cui fanno parte Comune, Ausl, Arpae e Prefettura) nel 2021 dopo che nel 2020 il Comune di Ferrara si era opposto all’incremento di 12mila tonnellate richiesto da Hera.

Secondo Ferrara Partecipata la gravità maggiore risiede nella possibilità di “imboccare una strada diversa e alternativa”. Sostengono infatti che “nel 2023 – ultimo anno in cui sono disponibili i dati – l’inceneritore di Ferrara ha bruciato più rifiuti speciali non pericolosi che rifiuti urbani; circa 85.000 tonn. i primi e circa 61.000 i secondi, con una tendenza che, nel corso degli anni, ha sempre visto crescere il trattamento dei rifiuti speciali rispetto a quelli urbani”.

Secondo il Forum “su questa base sarebbe possibile iniziare un percorso per dimezzare l’inceneritore, passando dalle attuali 2 linee ad una sola”.

Rilanciano quindi la proposta di “ripubblicizzare il servizio dei rifiuti urbani a Ferrara” per evitare “che Hera gestisca tutto il ciclo dei rifiuti sulla base degli interessi dell’azienda, che continuerà a fare lauti profitti, e non certo di quelli dei cittadini”.

L’idea “completamente diversa” del Forum verrà esposta durante il convegno organizzato per giovedì 27 marzo alle 17.30 al Consorzio Factory Grisù con Natale Belosi, del Comitato scientifico della Rete Rifiuti Zero Emilia-Romagna e Andrea Bertozzi, responsabile dell’area tecnica di Alea, l’azienda pubblica che gestisce il servizio dei rifiuti urbani a Forlì e in altri 12 Comuni limitrofi.

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