Politica
25 Marzo 2025
Per l'ex candidato sindaco l'interruzione è avvenuta "senza alcun motivo rispetto a quanto stava accadendo in quel momento" e "il presidente del Consiglio Comunale è stato costretto a interrompere l’attività consiliare"

Contestazione in Consiglio. Anselmo: “Comprendo la frustrazione ma non si fa così”

di Redazione | 2 min

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“Non posso che rammaricarmi e provare dolore per quanto è appena accaduto all’interno della Sala Consigliare del Comune di Ferrara”. A dirlo è Fabio Anselmo, ex candidato sindaco che ora siede tra i banchi dell’opposizione nella lista che porta il suo nome.

“Mentre si stavano discutendo le mozioni avente oggetto la questione palestinese – spiega -, alcuni ragazzi che erano presenti in aula e assistevano alla discussione, sono intervenuti urlando nei confronti dei consiglieri”. Erano appena stati presentati un ordine del giorno e due mozioni, il primo da Pd, Civica Anselmo e La Comune di Ferrara, la seconda da Marzia Marchi (M5S) e la terza da Iolanda Madeo (Fratelli d’Italia). Sarebbe dovuta iniziare, proprio in quel momento, la discussione tra i consiglieri che si erano accordati per trattare insieme i tre punti.

Per Anselmo l’interruzione è avvenuta “senza alcun motivo rispetto a quanto stava accadendo in quel momento” e “il presidente del Consiglio Comunale è stato costretto a interrompere l’attività consiliare”.

“È andato inscena, a mio avviso, – dice – uno spettacolo surreale dove il sindaco ha abbandonato il suo posto per andare verso quei ragazzi attraversando la sala. Ovviamente, come era prevedibile, le urla sono continuate e lo scontro verbale è stato particolarmente acceso”.

Il sindaco poi, “nel retrocedere nuovamente verso l’uscita dell’aula”, avrebbe “apostrofato noi consiglieri dell’opposizione, rivolgendosi in particolare al consigliere Segala, definendoci complici di questa interruzione”.

“È inutile dire – aggiunge – che non posso non stigmatizzare il comportamento di quei ragazzi perché non solo è controproducente ma anche irrispettoso nei confronti delle Istituzioni”.

“Il dramma della Palestina – precisa – merita maggiore rispetto. Spero che il sindaco Alan Fabbri si scusi con noi e con tutti i cittadini di Ferrara”.

“Comprendo – conclude – il senso di frustrazione e di disperazione che possono provare quei ragazzi, ma non si fa così”.

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