Attualità
24 Marzo 2025
Grazie alla Convenzione tra il Comune e la società dei rifiuti arriva l’indennizzo per il disagio ambientale dal 2021 al 2025. D'ora in poi la società verserà annualmente oltre mezzo milione di euro all'Amministrazione

Termovalorizzatore. Hera paga il conto e Ferrara incassa 2,6 milioni di euro

di Redazione | 3 min

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Dopo anni di trattative e verifiche, il Comune di Ferrara ottiene un risultato importante: Hera restituirà alla città 2,6 milioni di euro di oneri maturati dal 2021 al 2025 per l’attività del termovalorizzatore. Questi fondi verranno reinvestiti a beneficio dei cittadini e, d’ora in poi, Hera verserà annualmente oltre mezzo milione di euro al Comune.

L’accordo arriva al termine di un lungo iter avviato nel 2021 dall’Amministrazione comunale per sanare una situazione che, a differenza di altri Comuni della Regione come Modena e Parma, non prevedeva alcun indennizzo per il disagio ambientale legato allo smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi.

La Convenzione tra il Comune di Ferrara e la società Herambiente è “un traguardo importante – dichiara il vicesindaco e assessore all’Ambiente Alessandro Balboni in conferenza stampa – perché finalmente otteniamo ciò che in altre città era già previsto da anni. Le somme che il Comune riceverà potranno essere così reinvestite per il benessere della collettività”.

Balboni sottolinea che questo accordo rappresenta un passo “verso la normalità e l’equità per Ferrara”. “Ora potremo contare su una risorsa economica stabile per i prossimi anni, con una cifra che si aggira intorno ai 600mila euro annui. Questa somma, seppur soggetta a piccole oscillazioni, rappresenta una garanzia per la città”.

Il vicesindaco evidenzia inoltre come questa trattativa sia stata un segnale di forte discontinuità rispetto alle amministrazioni passate: “Il Comune non aveva mai richiesto questi fondi e, senza un’azione politica determinata, non li avrebbe mai ottenuti. Questo accordo ci permette di guardare al futuro con la possibilità di riconfermare gli oneri anche dopo il 2029, garantendo così risorse certe per il nostro territorio”.

Nello specifico, l’accordo prevede un indennizzo da parte di Herambiente di 9 euro per ogni tonnellata di rifiuti speciali non pericolosi inceneriti nell’impianto di via Cesare Diana. Il rimborso, maturato dal 1° gennaio 2021 al 28 febbraio 2025 (pari a 2,6 milioni), verrà liquidato entro il 30 aprile 2025. La convenzione avrà termine finale nel 2029, ma secondo l’articolo 5 della stessa potrà essere prorogata.

Un percorso lungo e complesso, dunque, che parte dal 2002 quando a Ferrara fu attivato l’impianto di termovalorizzazione, con una capacità autorizzata di 142mila tonnellate annue. Nel 2014, con il decreto “Sblocca Italia”, il Governo consentì di utilizzare gli impianti a pieno regime per far fronte alle emergenze regionali. Nel 2015, un accordo tra Comune, Provincia ed Herambiente permise di arrivare a questa soglia massima in caso di necessità.

Nel 2020, Hera chiese un aumento di 12mila tonnellate da incenerire, ma il Comune di Ferrara si oppose. Nonostante il parere contrario espresso dalla Giunta nell’aprile del 2021, la Conferenza dei Servizi (formata anche da Arpae, Ausl e Prefettura di Ferrara) diede comunque l’autorizzazione all’incremento. Di fronte a questa decisione, l’amministrazione fece ricorso al Tar e chiese a Hera misure più stringenti per garantire che le emissioni rimanessero invariate.

Il monitoraggio confermò che l’impatto ambientale dell’impianto non era peggiorato, aprendo così la strada a una trattativa con Hera per ottenere un risarcimento.

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